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eSports: numeri record per la finale dei Mondiali di “LoL” 2024 vinta dai sudcoreani di “T1”

(di Valerio Vulpis) – La finale dei Mondiali di “League of Legends (LoL)“, svoltasi nell’ultimo fine settimana, è destinata a restare nella storia deli sport elettronici (eSports):  l’organizzazione sudcoreana “T1” (organizzazione di eSport asiatica gestita da T1 Entertainment & Sports, una joint venture tra SK Telecom e Comcast Spectacor) ha conquistato l’ambito trofeo, di fronte a più di 20mila fan all’interno dell’O2 Arena di Londra (uno dei luoghi più iconici nell’organizzazione di eventi di entertainment- nella foto in primo piano una delle immagini della manifestazione). Lo stesso sindaco della metropoli britannica, Sadiq Khan (53enne, primo musulmano di sempre alla guida della capitale britannica e figlio di immigrati), in una recente intervista (a margine dell’evento) ha parlato di quanto sia importante che Londra continui a investire nella crescita degli eSports. Tra i team più attesi c’era sicuramente “Fnatic”.

Fnatic  è un’organizzazione di eSport professionale con sede proprio a Londra. Fondata il 23 luglio 2004, ha giocatori da tutto il mondo che competono in diversi giochi/titoli. Il team League of Legends di Fnatic compete nel League of Legends EMEA Championship (LEC) ed è una delle organizzazioni di maggior successo nella lega. Il team UK ha vinto la prima edizione di questa “serie” nel 2011 e ha detenuto il record per il maggior numero di titoli LEC dal 2011 al 2020.

Statistiche chiave del fine settimana londines di LoL:
* La partita più vista nella storia degli eSports, con 6,9 milioni di spettatori;
* Altri 12 milioni di sterline sono stati generati per l’economia londinese (London & Partners);
* Picco di spettatori di 402mila solo sul canale del creatore di Fnatic Caedrel.

Il confronto con il mercato italiano degli sport elettronici

Gli eSports e il gaming sono al centro delle strategie di marketing delle aziende. È quanto emerso di recente dalla ricerca “Marketing ed Esports: Investimenti in Italia” condotta dall’Osservatorio Italiano Esports ed IZI Spa, che ha presentato i dati relativi al grado di investimenti delle aziende italiane nel settore eSports e gaming.

Attraverso interviste a referenti di brand (50%), federazioni sportive (21%), agenzie (17%), organizzatori di tornei (7%) e publisher content (3%), è emerso che oltre l’82% delle aziende italiane considera strategico investire nel settore gaming ed Esports. Inoltre, più del 71% delle aziende intervistate ha espresso una forte considerazione verso questo tipo di investimenti.

Oltre il 75% delle aziende si è dichiarato soddisfatto degli investimenti nel settore degli eSports e del gaming, con 3 aziende su 4 che hanno aggiunto di aver riscontrato ottimi ritorni sull’investimento. Tra i principali benefici evidenziati si trovano un significativo miglioramento del riconoscimento del marchio, un ampliamento della clientela e un aumento del fatturato.

Gli stimoli che hanno spinto le aziende a investire in questo settore includono la necessità di comunicare con il pubblico giovane, come la generazione Z. Più del 64% delle aziende ha investito in collaborazioni con influencer e content creator, mentre il 53% ha dedicato risorse a campagne di comunicazione. Inoltre, quasi il 40% delle aziende ha creduto nelle nuove partnership e il 45% nell’ampliamento dei rapporti con gli sponsor.

 

 

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Valerio Vulpis

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