Euro 2020: si prevede un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro
(di Gregorio Scaglioli) – Grandi aspettative in vista per l’Europeo 2020 di calcio: la formula itinerante del torneo, le cui partite saranno suddivise per la prima volta negli stadi di 12 nazioni diverse, fa prevedere un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro, con un aumento previsto di 600 milioni di euro rispetto all’edizione del 2016.
Verranno messi a disposizione 3 milioni di biglietti, distribuiti tra sponsor (500mila) e tifosi (2,5 milioni), con prezzi variabili a seconda della tipologia e dello stadio: un posto in tribuna all’Olimpico per la partita inaugurale Italia – Turchia del 12 giugno 2020 costerà fino a 225 euro mentre la curva arriverà fino a 75 euro.
Attenzione particolare ai disabili, con metà dei tagliandi riservati a prezzi dedicati, ed all’ambiente con la donazione, da parte della UEFA, di 600mila alberi (500mila per ogni città ospitante) per cercare di rimediare alle 405mila tonnellate di carbone che si prevede verranno prodotte per gli spostamenti di tifosi, squadre ed addetti ai lavori nella manifestazione.
Per quanto riguarda le spese, il montepremi totale messo a disposizione dalla UEFA è di 371 milioni di euro, ogni squadra partecipante 9,25 milioni di euro oltre a 1,5 milioni per ogni vittoria e 750mila euro per ogni pareggio nei gironi; la vittoria finale porta in dote 20,25 milioni di euro, per un massimo di 34 milioni di euro incassati (7 milioni in più rispetto all’edizione del 2016).
L’UEFA ha previsto anche un pagamento corrispondente all’8% del guadagno complessivo lordo (200 milioni di euro) da distribuire ai club che forniranno giocatori alle squadre Nazionali partecipanti.
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