Euro2016 – Udine nel pool degli stadi tricolori
La novità è rappresentata dalla candidatura dello stadio di Udine fra i 12 che vorrebbero ospitare gli Europei del 2016. Sel’Italia ed Udine fossero scelte, sarebbe importantissimo, anche perchè arriverebbero i soldi statali per lo stadio. Che a quel punto sarebbe oggetto di un intervento importante, diverso da quello previsto finora.
Si sta sviluppando il progetto per Euro 2016, che prevede la copertura, un’hospitality molto ampia (si parla di 10mila metri quadri) al posto del pallone di Italia 90, una decina di sky box (delle suite per vedere le partite dall’alto) e una ventina di palchi ("piccionaie" riservate, a cui si accede da ristoranti interni) che vengono richiesti dalla normativa Uefa. Il tutto per un costo di almeno 30 milioni, ma del Governo.
Entro marzo dovrebbe esserci la decisione sul progetto e sulla convenzione lunga. Entro giugno sarà tutto deciso
Michele Uva, project manager per la candidatura di Udine a Euro 2016 attraverso il "Gazzettino" afferma che “Non è vero che Udine ha poche chance. Ha le stesse che hanno le altre 11 città candidate prima del 15 febbraio 2010, quando verranno scelte le nove titolari e le tre riserve". In quella data infatti il dossier Figc sarà inviato alla Uefa e il 27 maggio, poco prima dei mondiali, si sceglierà fra le quattro nazioni candidate (Francia, Svezia- Norvegia, Turchia). Ad oggi le candidature più forti sembrano quelle di Francia e dei due paesi Scandinavi. Entrambe garantiscono grosse risorse economiche e stadi già all’altezza (specie in Francia). L’Italia è alla pari con la Turchia ad occhio.
Intanto Uva aggiunge che “Udine sta recuperando il terreno perduto all’inizio. Stanno lavorando molto. Sono molto soddisfatto di come stanno operando. All’inizio si è perso un po’ di terreno. O meglio diciamo che c’è chi ha un approccio immediato e chi ha un approccio più riflessivo. Udine ha avuto questo secondo tipo. Ma dopo l’incontro che ho avuto con il Sindaco Honsell devo dire che hanno fatto una squadra e stanno lavorando sodo. Certo c’è molto da fare come per tutti. Il percorso di una candidatura non è semplice, ma a Udine sono assolutamente sulla buona strada”.
(rassegna stampa)
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