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European Games Baku2015 a rischio

L’analisi pubblicata ieri da Eurasianet.org, autorevole portale di economia e politica estera, è impietosa: non si capisce come l’attuale economia azera possa sostenere un evento di tale portata “Le riserve di valuta straniera sono calate oltre il 30%, ma il governo sostiene che i Giochi contribuiranno ad attirare investimenti stranieri”. 

Il prossimo 12 giugno segnerà l’inizio della manifestazione “E le cifre ufficiali sul orezzo finale sono scarse. Il ministro della Gioventù e dello Sport Azad Rahimov ha affermato che sono stati spesi all’incirca 962 milioni di dollari nella costruzione di cinque nuove complessi sportivi – incluso uno stadio del nuoto (foto) – ma gli organizzatori hanno promesso di coprire anche tutti i costi di viaggio e sistemazione degli oltre 6000 giovani atleti partecipanti”. La sola vendita dei biglietti non sembra in grado di reggere l’urto “L’equivalente di circa a 4,75 $, una strategia dei prezzi che sembra avere come obiettivo quello di riempire i posti a sedere – idem per gli sponsor, sui quali gli organizzatori non forniscono molti dettagli – l’accordo con Unicef sembra più un desiderio di promuovere un’immagine positiva che un’occasione di profitto”. Senza contare il cronico problema di gigantesche arene a rischio disuso a fine Giochi, soprattutto in un Paese piccolo come l’Azerbaijan. (fonte: Swimbiz.it)

Il febbraio scorso, la svalutazione della moneta locale, il manat. Ma soprattutto, il crollo del prezzo del petrolio rispetto all’8 dicembre 2012, quando Baku, capitale dell’Azerbaijan, fu annunciata sede dei Giochi Europei di quest’anno. 

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Marcel Vulpis

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