Eventi – Convegno ASI: Uno stadio per amico
E’ lo stesso Presidente CONI Giovanni Malagò – affiancato in sala dal Segretario Generale Roberto Fabbricini – a rivendicare per se stesso il merito di aver ripreso con forza un argomento affrontato dal Parlamento attraverso la proposta di legge conosciuta come legge stadi; lui da tempo sostiene “la necessità che il CONI, pur non avendo capacità legislativa, aiuti a portare a compimento il procedimento normativo per la realizzazione di impianti sportivi”.
Un processo che, come ricorda Claudio Barbaro, Presidente ASI e nella scorsa legislatura relatore alla Camera della legge stadi, è stato bloccato da veti incrociati, ma può essere superato se ci sono sia la volontà pubblica che quella privata: “Posto che la legge stadi è solo uno strumento, società come la Roma e la Lazio ci dicano cosa intendono fare, e lo dica anche Roma Capitale. Chi ci sta si faccia avanti!”. A rappresentare il comune c’è Alessandro Cochi,Delegato allo sport di Roma Capitale: “Come la Germania nel 2006, oggi abbiamo un’occasione storica da non farci sfuggire. La forte richiesta di rinnovamento di questi tempi deve essere il presupposto per portare a compimento la legge stadi e per dare risposta alla domanda di sport sui territori”.
Fotografa lo stato dell’impiantistica sportiva in Italia Michele Uva, Direttore Centro Studi FIGC: “La burocrazia e lo scarso livello di investimenti pubblici determinano il ritardo italiano. Solo la definizione di una tempistica precisa per la realizzazione delle strutture e una compensazione funzionale, intesa come sostenibilità nella costruzione e nella gestione delle stesse, potranno cambiare le cose”. Sulla necessità di far fronte ad un problema di carenza infrastrutturale concorda il deputato Dario Nardella: “Ho ripreso alla Camera la proposta di legge sugli stadi della passata legislatura, perché la drastica riduzione degli investimenti pubblici e l’urgenza di realizzare in Italia strutture di nuova generazione lo rendevano necessario. Quest’ultime saranno un volano per l’economia e uno strumento per recuperare il rapporto con il territorio”.
Concordi sull’opportunità di favorire la realizzazione di impianti sportivi che rispondano alle esigenze locali i Presidenti Lega Pro e LND Mario Macalli e Carlo Tavecchio. E’ invece il Presidente Lega Serie B Andrea Abodi a rilanciare la proposta di finalizzazione delle scommesse sportive a favore dell’impiantistica sportiva: “Una parte delle scommesse sportive dovrebbe essere destinata all’impiantistica, così da accentuare la motivazione di socialità delle stesse”.
Attesi gli interventi di Claudio Lotito, Presidente della S.S. Lazio e di Claudio Fenucci, Amministratore Delegato della A.S. Roma. Mentre il primo reclama uno strumento normativo che aiuti le società sportive ad avere un impianto di proprietà in funzione h24 e in cui vi siano servizi da offrire agli utenti perché “bisogna agire sul costo della vita quotidiana”, il secondo parla di stadi di proprietà come fatto economico e culturale. Afferma Fenucci: “ Lo stadio diventa la casa dei tifosi, aumenta l’identità tra tifoso e club e porta comportamenti positivi”.
In un periodo di crisi economica il sostegno di una banca diventa fondamentale; lo sa bene il Commissario Straordinario ICS Paolo d’Alessio : “L’ICS ha le potenzialità e il know how per la consulenza e per finanziare una nuova generazione di stadi sostenibili”. Lo sa anche il Direttore Impianti Sportivi CONI Servizi Spa Diego Nepi Molineris, che illustra l’impegno concreto del Coni nel settore ed il suo desiderio di partecipare al superamento di un gap sportivo e culturale. Per lo stesso obiettivo lavora anche la S.C.A.I.S che con il suo Presidente Dario Bugli conclude il convegno: “La SCAIS vuole contribuire affinché soggetti come il CONI e l’ICS possano assumere un ruolo di promotori e coordinatori di conoscenze e di risorse di sistema”.
Di impiantistica sportiva fino a non molto tempo fa se ne parlava tra addetti; si è iniziato a farlo più diffusamente soprattutto nei mesi precedenti l’appuntamento elettorale che ha portato Giovanni Malagò alla guida del CONI e se ne discute anche oggi al convegno “Uno stadio per amico: stadi e impianti sportivi, risorse per la collettività“, organizzato da ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane e primo appuntamento di SportLab 2013.
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