Eventi – Il mondiale di calcio è un business per gli organizzatori
E’ stimato, secondo quanto riportato dal settimanale "Il Punto", che il Mondiale di Sudafrica porterà ricavi complessivi pari a 6,1 miliardi di euro. Di questi il 38% (2,3 miliardi) verranno dai diritti tv, il 28% (1,7 mld di euro) dai biglietti e dalle spese dei tifosi, il 21% (1,3 mld di euro) dal turismo e il rimanente 13% (800 milioni di euro) da sponsor e merchandising. Le squadre (ben 32) ammesse alla fase finale della FIFA WORLD CUP si divideranno un montepremi di 240 milioni di dollari (quasi 200 milioni di euro).
A partire da questa edizione (la n.19) la Fifa ha deciso di "esportare" il modello organizzativo e di intrattenimento delle "Fan Zone", presenti durante l’evento in tutte le città sedi di gara, all’estero. Coinvolgendo sei metropoli (Roma, Sydney, Rio de Janeiro, Berlino, Parigi e Città del Messico) nel nuovo progetto di sport-entertainment denominato "International FIFA Fan Fest". Secondo quanto riportato dai giornali Berlino per esempio ha superato in quest’ultima fase le altre cinque città con dati di presenze record (superate anche le 500 mila unità). Roma si è distinta per la location e per un format aperto (accesso libero e senza limitazioni) che è stato particolarmente premiato dal pubblico capitolino (e non solo). Gli organizzatori (Infront, NSA group e Minimega) puntano a superare le 400 mila presenze, grazie anche al supporto delle comunità di tifosi tedeschi, uruguaiani, olandesi e spagnoli (entrati di diritto nelle semifinali del torneo).
Andrea Longo
Il calcio è una macchina da soldi fatta di competizioni, diritti tv e ingaggi stratosferici nel calciomercato. Fiumi di miliardi scorrono nelle vene del pallone e il Mondiale è l’unica competizione in grado di competere, per impatto economico, a una Olimpiade. (nella foto una immagine dell’International FIFA Fan Fest di Roma).
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