Il campione olimpico in carica dopo il successo ai giochi cinesi del 2008, è stato, infatti, in grado di lasciarsi alle spalle binomi che rappresentano il meglio dell’equitazione mondiale, segnando per la prima volta nella storia del concorso romano una vittoria canadese. Tutto si è deciso in una seconda manche, nella quale avevano preso il via 12 dei 47 cavalieri ai nastri di partenza. Lamaze ha chiuso anche il secondo percorso senza errore agli ostacoli con lo straordinario tempo di 40,30 secondi, perfettamente assecondato da un cavallo che non casualmente è al vertice nella classifica di rendimento nel salto ostacoli. Con questa prestazione è riuscito a superare quello che fino a quel momento era il leader della classifica, l’olandese Jeroen Dubbeldam, con un percorso netto e il 42,30 ottenuto in sella a BCM Van Grusven Simon. Quindi, grande emozione sulle tribune quando in campo è apparso Michael Whitaker con il suo Gig Amai, l’unico che poteva ancora strappare la vittoria a Lamaze. Il fuoriclasse britannico, un vero re del galoppo e della velocità, ha compiuto un percorso rapidissimo (41,17), riuscendo però a superare il solo Dubbeldam e rimanendo a poco meno di un secondo di distanza da Lamaze. Al quarto posto, sempre senza errori agli ostacoli e con un cronometro fermato a 44,13 secondi un altro britannico, Nick Skelton con Carlo. Quinta piazza per il francese Michel Robert in sella a Kellemoi de Pepita. La migliore degli azzurri è stata Gliulia Martinengo, unica degli italiani a entrare in campo nella seconda manche, che ha chiuso il suo GP al 12° posto e con un totale di 12 penalità.

“E’ straordinario. Unico. Non è un cavallo, è una macchina da salto e da velocità. Fa qualunque cosa gli chieda”, con queste parole il cavaliere canadese Eric Lamaze ha commentato l’entusiasmante prestazione del suo Hickstead, che gli ha regalato oggi pomeriggio a Villa Borghese la vittoria nel Gran Premio Loro Piana “Città di Roma”, gara conclusiva della 79^ edizione dello CSIO romano di Piazza di Siena – SNAI Horse Show.