Oggi il patron della Formula  1 ad una intervista alla BBC è uscito allo scoperto: “Vorrei vedere uno dei piloti Red Bull, Mark Webber o Sebastian Vettel vincere il mondiale”  ma questo non tanto per una antipatia o quant’altro nei confronti della Ferrari, ma per tirare acqua al proprio mulino come ogni buon imprenditore che si rispetti: “Questo vorrebbe dire avere cinque campioni del mondo in pista nella prossima stagione – spiega l’ottantenne boss – ed un simile risultato potrebbe aumentare i ricavi per la F1″.

A questa dichiarazione si aggiunge quella di Christian Horner, team principal  della Red Bull, che ha dato ragione Max Mosley: “ Dopo i fatti di  Hockenheim nel mese di luglio, sarebbe frustrante per noi perchè abbiamo lavorato per vincere in questa stagione e ci troviamo a fronteggiare un ordine di scuderia illegale”, “La FIA ha preso una decisione ed è stato chiaro per tutti. Ora basta parlare perchè vogliamo farlo sul circuito”.  Tuttavia, Horner è convinto che la RedBull possa ancora dire la sua nel mondiale piloti e mondiale costruttori come dichiarato ai microfoni della BBC.

E come Ecclestone, Horner e Mosley molti colleghi di Fernando Alonso non lo vedrebbero bene se dovesse vincere il mondiale. Sommando anche i diretti avversari diciamo che domenica il ferrarista non avrà certamente vita facile. Lui lo sa e lo sa tutto il Team compreso il presidente. Tutti parlano in modo evasivo sulla possibilità di chiudere i conti ad Interlagos. Tutti in modo superstizioso giocano a rimpiattino rimandando il titolo all’ultimo appuntamento del mondiale. Tutti sono concentrati e con la giusta determinazione. Non ci resta che aspettare ancora qualche giorno.

Sembra essere una vera e propria coalizione quella che si sta creando all’interno del circus contro Fernando Alonso. Chi per un motivo chi per un altro prenderebbero male un eventuale vittoria nel mondiale piloti di Alonso. Questo ovviamente è frutto del fatto che ad oggi Fernando Alonso ha dimostrato di essere il miglior pilota in circolazione come tecnica, psicologia, preparazione fisica ma soprattutto maturità e calcolo che in F1 non fanno mai male.