F1 – La Ferrari perde il mondiale piloti ad Abu Dhabi
Non è bastato un grande pilota come Alonso per aggiudicarsi il mondiale piloti. “ Came on Sebastian Came on” queste le parole del suo ingegnare durante il cambio gomme. Poco da dire sulla gara. Una partenza in sordina delle Ferrari e forti del 4° posto di Alonso che gli consegnava il mondiale piloti al momento. Ma i conti sono stati fatti troppo presto. Gia al 15° giro lo scenario cambiava. Webber anticipa il rientro ai box e fa cadere nella trappola tutta la Ferrari. La corsa viene fatta su Webber trascurando Vettel. Cosi al giro successivo fanno entrare Massa che invece di attaccare il pilota della RedBull pascolava godendosi lo scenario delle imponenti costruzioni sul circuito di Abu Dhabi. Rientro in pista di Massa e non solo con un enorme distacco da Webber ma dietro la scuderia Toro Rosso che di certo non corre pro-Ferrari. Massa non riesce a togliersi di mezzoAlgesuari e rimane in un tenero trenino a due per tutto il tempo. Webber non ha intenzione di sottoporre Alonso ad alcuna pressione. La RedBull correva per il mondiale di Webber ma anche di Vettel, anzi soprattutto di Vettel, lo hanno sempre detto e per questo non sono stati mai dati ordini di scuderia (anche se qui sono stati dei grandi strateghi). Il resto è storia e noia.
La Ferrari ha molto da imparare da questa giovane scuderia. Ha molto da imparare in termini di comunicazione e di strategie. La presunzione sempre dimostrata da Domenicali, che di certo non è Todt, ha forse allontanato la Ferrari dal focus del mondiale. Sappiamo tutti quanto certe figure sono importanti e fondamenntali all’interno di una squadra. Mai è esistito che l’uomo battesse la macchina come stava per accadere ad Alonso. Battere la macchina che si è dimostrata sempre più veloce e meglio organizzata. Questo non poteva accadere e il sogno si è frantumato al 15° giro…..lo chiameremo il giro dell’amo…rte!
Una grande delusione per tutti. Il team si è dimostrato acerbo, giovane e non pronto a vincere, cosa che sarebbe dovuta essere di casa in RedBull. Tante critiche al Team svizzero nel non adottare ordini di scuderie altrettanta gioia per essere stata questa la strategia vincente. La Ferrari è caduta nella lattina della RedBull. Un tranello a cui nessuno avrebbe abboccato invece la Ferrari è caduta dentro con tutte le gomme. La gara doveva essere vista con distacco e freddezzza, piuttosto che con tutta l’emotività vista e dimostrata
Ma al di là di tutto dobbiamo sottolineare come questo sia stato il Gp più strategico degli ultimi 10 anni. Titolo meritato costruttori e altrettanto meritato piloti grazie agli ottimi ingredienti che ci sono nel team RedBull. Bisogna ora che la Ferrari si rimbocchi le maniche e capisca in primo luogo che le strategie si fanno su 2 piloti e non su uno. Massa, complice forse il brutto incidente che lo ha visto coinvolto lo scorso anno, non è più lui. Gli manca quella voglia di arrivare al limite e rischiare di vedere cosa ci sia dopo. Non morde come un pilota dovrebbe fare vedendo il suo compagno di squadra lottare per il titolo. Non aiuta nessuno e nemmeno se stesso continuando a guidare cosi. La Ferrari deve con coraggio ristrutturare il team. Partire da un vero e capace stratega per finire agli ingegneri. Paghiamo forse il troppo cuore in questa squadra. Ma questa volta ha prevalso la ragione.
La Ferrari ed Alonso perdono il mondiale di F1 2010 e pagano la mancanza di uno stratega nei box e di un secondo pilota all’altezza di una macchina che poteva combattere tra le primissime posizioni. La Ferrari deve fare un esame di coscienza e valutare per la prossima stagione una vera e propria rivoluzione nei box.
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