Fabio Poli si candida a presidente del CONI Puglia
C’è un giovane uomo di sport pugliese, oggi manager all’interno dell’A.I.C., che si candida per uno dei ruoli più importanti all’interno del sistema CONI: presidente del comitato regionale Puglia del CONI.
Parliamo di Fabio Poli* (classe ’77 – barese), che oggi gioca la carta della candidatura nel sistema sportivo della “sua” Puglia (il prossimo 4 marzo 2017 a Bari – l’assemblea elettiva territoriale si svolgerà a partire dalle ore 9.00).
Ha le idee ben chiare, sia di quello che intende fare una volta (eventualmente) eletto (il suo avversario sarà il presidente uscente Elio Sannicandro), sia di quello che dovrebbe essere lo sport in un territorio così importante, oltre che affascinante, come la Puglia.
Questa grande passione per lo sport e la sua terra la si evince chiaramente in questa intervista, dove Poli ha avuto modo di spiegare come intende muoversi da (possibile) futuro presidente Coni Puglia. Una terra, la Puglia, ribattezzata Land of Sport sia outdoor che indoor.
Avvocato come nasce questa passione/impegno nel mondo dello sport?
Lo sport è un’opportunità straordinaria. Un fattore di crescita per il territorio, di sviluppo professionale ed economico. Lo sport è il futuro. E noi abbiamo il dovere di contribuire al suo sviluppo, in un momento di radicale cambiamento come questo. Perché lo sport ha bisogno di aggiornare i suoi modelli, ma deve mantenere intatti il suo spirito e i suoi valori. La società ha bisogno di sport.
Il “perché” di una candidatura all’interno del sistema regionale del CONI e la scelta della Puglia nello specifico. Un comitato CONI Regionale rappresenta un presidio sul territorio. Un centro di competenze e progettualità che deve coordinare e programmare lo sport sul territorio di una regione. Il compito, ovviamente, non è semplice né scontato. Ogni regione è un microcosmo complesso di realtà sportive. I trend che le ricerche nazionali evidenziano non sempre sono rappresentativi di quello che succede nelle singole aeree.
La Puglia è una regione dalle potenzialità sportive evidenti e, ancora in buona parte, inesplorate, oltre che il luogo dove ho avuto la “fortuna” di nascere e crescere sia a livello umano/famigliare, sia in ambito professionale (almeno per una parte della mia vita, nda).
Quale è la sfida che si propone di lanciare in caso di vittoria?
I dati di pratica ci pongono molto lontani dalle regioni del Nord alle quali nulla avremmo da invidiare in termini di competenze e professionalità.
Eppure scontiamo una politica sportiva chiusa. Come la maggior parte degli impianti sportivi del nostro territorio: progettati molti anni fa, magari perfettamente, ma per esigenze e modelli di pratica che non corrispondono più alla domanda dei praticanti.
Qual è in generale il futuro del mondo dello sport e cosa ci aspetta?
Gli ultimi venti anni hanno radicalmente cambiato i modelli di interazione tra le persone. La nascita della “rete”, l’accesso ai servizi tramite device mobili, la saturazione del “tempo libero”, rappresentano nuovi stili di vita che non possiamo più far finta di non vedere.
Le ricerche ci dicono che, intorno ai 12-14 anni, l’abbandono sportivo porta le nostre società sportive e i nostri giovani a separarsi irrimediabilmente. Ciò che le stesse ricerche non spiegano è che, molto probabilmente, la causa sta nel modo in cui “insegniamo sport”, nei modelli desueti che cerchiamo di imporre. È come raccomandare ad un bambino di non fumare, tenendo un sigaro in bocca!
Quanto sarà importante affidarsi ad una attenta analisi dei benchmark (positivi) presenti in Italia? Ci sono realtà territoriali, discipline sportive che hanno saputo interpretare il cambiamento. Dobbiamo prendere spunto dalle “buone pratiche” e mettere in discussione le motivazioni che spingono alla pratica. I nostri giovani come le nuove fasce d’età che si avvicinano, con sempre maggiore costanza, alla pratica sportiva.
Quale sarà la sua ricetta?
Stile, condivisione e progettualità. Perché il CONI, a livello territoriale ancor più che nazionale, è la “casa dello sport“. Un luogo, anche fisico, in cui l’intero mondo sportivo deve trovare ospitalità e possibilità di confronto. Una condivisione concreta, profonda, aperta. Perché lo sport è una “associazione di categoria”, prima ancora che una rete. È una associazione non è fatta di “competitor”.
Perché intende impegnarsi su questo territorio?
Perché troppo spesso lo stile è stato dimenticato. Messo in secondo piano da un attaccamento alle “poltrone” che ha dell’incredibile. Lo sport, a questo livello, è volontariato. Dobbiamo tendere con forza a rendere professionali molte posizioni, soprattutto per i nostri giovani. Ma lo sport, per chi lo deve guidare a questo livello, è e deve restare volontariato.
Questo parlare di “campagne elettorali”, di alternative, di avvicendamento ai posti di comando…non ha alcun senso. Qui è necessario semplicemente prendere atto che è cambiata la società e, con essa, lo sport.
C’è futuro nello sport italiano?
Sì, se riuscirà ad avviare un processo manageriale nello sport regionale. E questo non è in contrasto con lo “spirito stesso” dello sport. Andare verso la professionalità significa, tra l’altro, costruire opportunità di lavoro per i nostri giovani.
Ancora una volta, perché proprio la Puglia, al di là delle sue radici?
Perché la Puglia, con la collaborazione di tutti quelli che hanno voglia di impegnarsi, deve essere un “laboratorio sportivo“.
Il progetto per la nostra regione non può non ambire a traguardi quantomeno nazionali. La Puglia, grazie all’orografia del suo territorio e all’efficienza del suo sistema sportivo è un enorme impianto sportivo, outdoor e indoor. Dai monti del Gargano alle pianure del Salento, passando per le spiagge, le Murge e le valli. Le città d’arte è una ricettività turistica d’eccellenza possono trovare, anche nello sport, una nuova ed efficiente destinazione d’uso.
“Puglia land of Sport”. Per i pugliesi, ma anche per tutti i turisti che attraversano il nostro territorio.
*Avv. Fabio Poli
Direttore Organizzativo Associazione Italiana Calciatori
Presidente Corso di Studi in Scienze Motorie Curriculum Calcio – università San Raffaele
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