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Fausto Tonna (ex Dir.Fin. Parmalat) si confessa

Un buco di 14,3 miliardi di euro, oltre 100 mila azionisti truffati e un processo per bancarotta, che si è aperto ieri e di cui sarà difficile trovare la parola “fine”. Parliamo del crac Parmalat, il più grave della storia finanziaria italiana. Il declino del gruppo emiliano è strettamente collegato anche alle sponsorship del Parma calcio, per anni sponsorizzato dal marchio Parmalat o da prodotti del portfolio aziendale (Joy, Santal, Mister Day, ecc.).

Secondo quanto rivelato durante il programma televisivo “L’Antipatico”  condotto da Maurizio Belpietro (direttore de Il Giornale), gli investimenti nel mondo del football hanno prodotto, nel corso degli anni, un buco di 500 milioni di euro. Solo il Parma calcio ha assorbito più di 300 mln di euro. “Se all’inizio rispondeva a logiche di brand awareness o commerciali (per spingere i prodotti delle linee Parmalat, ndr), successivamente la sponsorship del club si è trasformata in un capriccio della famiglia Tanzi“.

Il commento caustico di FaustoTonna (ex Dir. Finanziario del gruppo) conferma come, attraverso il calcio, siano state compiute attività capaci di influenzare pesantemente i conti della società. Ancora più inquietante è la conclusione dell’ex manager emiliano: “Fino ad oggi sono state accertate le responsabilità del 33% delle attività compiute dai vertici del gruppo parmense. Relativamente alle funzioni e agli aspetti finanziari. Restano ancora da approfondire le responsabilità operative“. – riproduzione riservata

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