Federazioni: Antonio Urso lascia dopo 20 anni la presidenza della FIPE
La Federazione Italiana Pesistica festeggia Antonio Urso (nella foto in primo piano), che, dopo venti anni di Presidenza, lascia il vertice della FIPE. Il nisseno, anche Segretario Generale della Federazione Internazionale da due anni, ha ricevuto la medaglia d’oro della Federazione dalle mani del Segretario Generale Francesco Bonincontro, al termine di una cerimonia divertente ed emozionante svoltasi all’Hotel Hilton di Fiumicino (Roma).
Presente tutto il mondo federale a cominciare dai Campioni Olimpici di Parigi, i due bronzi Nino Pizzolato nell’Olimpica e Donato Telesca nella Paralimpica, e poi tutto il movimento della pesistica italiana, che si conferma non solo costantemente in crescita ma anche compatto e unito. Ai due bronzi di Parigi, dunque, a tutti i tecnici del Team Italia, guidati dai DT Sebastiano Corbu per la Pesistica Olimpica e Sandro Boraschi per la Pesistica Paralimpica, è andato uno speciale riconoscimento per i risultati prestigiosi conquistati e per il lavoro svolto nel corso dell’intero quadriennio olimpico.
La FIPE ha celebrato le persone, le Società, le Organizzazioni Territoriali ed i progetti realizzati in questo quadriennio: i Centri Nazionali Federali dove nascono e si costruiscono gli atleti di domani, il progetto FIPE Factory, nato nel 2020 per ‘geolocalizzare’ la ricerca del talento, il progetto speciale Sthenathlon Young avviato nel 2023 attraverso i fondi di Sport e Salute e stabilizzato nel 2024 con il GIOCAFIPE per reclutare nuovi giovani atleti. Fondamentale l’attività di formazione di alto livello, fiore all’occhiello di tutta la gestione Urso che ha fatto della cultura dello sport il suo caposaldo.
Antonio Urso
“Sono fiero e felice che ci siamo emozionati, il che vuol dire che in questa Federazione c’è umanità, il senso dell’altro e dello stare insieme è un valore che la FIPE ha sposato e vuole continuare ad avere. In questa Federazione ci preoccupiamo di atleti, della loro gestione, dirigenti; questo è accaduto in vent’anni e se dopo tutto questo ci emozioniamo ancora vuol dire che qualcosa ha funzionato. Questo non è un momento di saluti, non mi appartiene, anche perché quando una cosa comincia è certo che finisce. Quello che mi interessa è incontrare persone, perché è così che si aprono mondi, si dischiudono orizzonti di senso e in questi vent’anni ho incontrato tante persone meravigliose e costruito tanto, insieme a loro”.
Francesco Bonincontro
“Sono trascorsi vent’anni di Presidenza Urso ma anche vent’anni del mio ruolo in qualità di Segretario Generale FIPE. E’ una bella festa, dovuta, doverosa e sentita. Vent’anni una vicenda professionale, sportiva ma soprattutto umana straordinaria che si conclude solo per ragioni formali ma che va avanti con tutto quello che Antonio Urso farà ancora nello sport e nelle relazioni personali. Ma oltre Urso e me c’è la Federazione che va avanti da 120 anni e a cui auguriamo altri 120 anni di vita così belli. Domani si aprirà un nuovo corso, in cui la parola d’ordine sarà ‘continuità’ nel tenere alto il livello, che solo una figura come Miglietta potrà garantirci”.
Nino Pizzolato
“Tutto quello che facciamo nella vita dobbiamo farla col cuore: quando ci alleniamo, quando gareggiamo e quando parliamo. Solo così possiamo vincere. Oggi festeggiamo i successi in pedana ma soprattutto i vent’anni di Antonio Urso: è il giusto merito per una persona che ha rivoluzionato questa disciplina, per una segreteria, uno staff che ha sempre lavorato compatto. Da domani per ricominciare a vincere dobbiamo sudare altrimenti non è scontato che arrivi. Parlo al plurale perché da soli non si fa nulla: il lavoro di squadra è fondamentale anche in uno sport singolo come il nostro, dobbiamo affidarci a persone giuste e positive che creano una forza e una volontà sempre maggiore”.
Donato Telesca
“Ho realizzato un sogno con il bronzo alle Paralimpiadi anche se ancora non me ne rendo davvero conto. Poi vedendo i festeggiamenti intorno a me ho piano piano realizzato. Ma non voglio fermarmi, voglio continuare a sognare, lavorare e scrivere nuove pagine di storia della disciplina. Devo sicuramente dire grazie ad Antonio Urso, la persona grazie alla quale è stato possibile che io andassi alle Paralimpiadi, è stata la persona che mi ha dato fiducia sin dal primo istante, dandomi tutto quello di cui avevo bisogno, ha sempre creduto in me. Lui chiude i suoi vent’anni di Presidenza con un bronzo olimpico e uno paralimpico e io sono onorato di aver conquistato quella storica medaglia”.
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