Ferrari (DCF Legal): Sul caso FIBA-Eurolega serve il buon senso di tutti gli attori
Fiba–Eurolega, la resa dei conti. Non si tratta del titolo di un film, ma dell’intricata situazione che si sta venendo a creare nel mondo del basket. Oggi, Gianni Petrucci, ha incontrato i rappresentanti della Lega Basket per discutere della questione dopo avere ricevuto la minaccia del segretario generale della Fiba, Patrick Baumann, pronto a escludere l’Italia dall’organizzazione del torneo preolimpico in favore della Germania. Per fare il punto sulla situazione abbiamo sentito l’avvocato Federica Ferrari (partner associato di DCF Legal).
Avvocato, il torneo preolimpico di Torino sembra in serio pericolo visto l’atteggiamento di alcuni nostri club nel caso Fiba-Eurolega.
“Le scelte di Reggio Emilia, Trento e Sassari hanno aperto degli scenari che fino a poco tempo fa erano impensabili. La Fiba sembra intenzionata a far valere i propri diritti in modo piuttosto deciso, anche se, con buon senso, ritengo si possa giungere ad una soluzione che accontenti tutte le parti”.
Baumann, non ha per niente gradito il fatto che le squadre “ribelli” abbiano firmato un accordo triennale con Euroleague per partecipare alla seconda coppa continentale, l’Eurocup, e non alla neonata Basketball Champions League sotto l’egida Fiba. I club hanno agito correttamente?
“A livello giurisprudenziale i precedenti a cui possiamo richiamarci sono pochi e tutti per sport differenti rispetto al basket. Il precedente più calzante riguarda il caso Fia del 2001, ipotesi nella quale la Commissione Europea ha statuito che la Fia si fosse servita delle proprie competenze in materia di regolamentazione per impedire l’organizzazione di gare concorrenti rispetto alle manifestazioni della Fia. Ovviamente questo precedente non significa che anche nel caso Fiba – Eurolega si arrivi ad una simile conclusione, visto che le due fattispecie presentano profili non del tutto omogenei”.
Il fronte dei nostri club, però, non sembra così compatto: Reggio Emilia e Trento sembrano intenzionate a fare retro front, mentre Sassari pare più determinata.
“Effettivamente pare che la situazione a livello dei club italiani non sia più chiara come qualche settimana addietro. Tuttavia, ad oggi, nessuna società ha assunto posizioni ufficiali, sintomo che le stesse stanno attendendo l’evoluzione della vicenda”.
La Fip, quindi, quali regole può invocare a difesa della propria posizione?
“La difesa e il rispetto delle norme vigenti sta alla base di ogni sistema sportivo. La Fip e anche il Coni hanno affermato sin da subito che le squadre, in quanto affiliate alla Federazione devono rispettare le norme della stessa e del Coni. Nel caso in cui la Federazione consentisse una violazione delle norme ovvero non vigilasse sul rispetto delle medesime, violerebbe a suo volta i propri doveri”.
Basterà la mediazione di Petrucci per ricomporre la situazione?
“Il Presidente Federale cercherà, a mio avviso, di trovare una soluzione che limiti il più possibile gli effetti negativi di questa diatriba. Sono certa che la soluzione ad oggi non sia dietro l’angolo, ma nei prossimi giorni potremo avere il quadro della vicenda un po’ più chiaro” .
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