(di Andrea Ranaldo) – Il comitato disciplinare della FIFA ha sanzionato il Chelsea per avere infranto l’articolo 19 del “regolamento sullo status e i trasferimenti internazionali dei calciatori”, riguardante la protezione dei minori. La pena comminata è sia economica che disciplinare: i blues sono chiamati a pagare una multa da 600 mila franchi svizzeri (circa 530 mila euro) e avranno il mercato bloccato per le prossime due sessioni. La società, attraverso un comunicato stampa diramato dal sito ufficiale, ha già annunciato il ricorso.

 LA VICENDA

L’inchiesta della FIFA riguardava ben 92 trasferimenti di giocatori under 18, di cui 63 riconosciuti come regolari, e 29 ritenuti fuori dalle norme. Il caso più eclatante è quello di Bernard Traorè, attaccante originario del Burkina Faso, ora in forza al Lione, che era stato messo sotto contratto dai blues nel 2003, ma con una registrazione posticipata a gennaio 2004. Ad aggravare la situazione del Chelsea, è stato scoperto che la società inglese aveva versato denaro alla madre e al precedente club di appartenenza già nel 2011, mentre al giocatore era stato fatto sottoscrivere un contratto di 4 anni e mezzo, malgrado il limite per i minorenni sia di 3 anni.

Il club ha commentato la sanzione sul proprio sito ufficiale: “Vogliamo sottolineare il nostro rispetto per l’importante lavoro intrapreso dalla Fifa per la protezione dei minori, e la nostra collaborazione in questa inchiesta. Da principio, il Chelsea era accusato per 92 giocatori: accogliamo con soddisfazione la notizia che la Fifa ha appurato che non sono state violate regole per 63 di questi 92 giocatori, ma siamo estremamente delusi dal fatto che non sono state accolte le nostre dimostrazioni per gli altri 29: pertanto ci appelleremo alla decisione”.

 LA SITUAZIONE DEGLI “ITALIANI”

Due società italiane sono indirettamente interessate dalla vicenda. La prima è la Juventus: durante il mercato di gennaio, i bianconeri avevano ceduto a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2019, Gonzalo Higuain, e il contratto prevedeva la facoltà per il Chelsea di estendere la durata del prestito fino al 30 giugno 2020, a fronte di un corrispettivo di 18 milioni di euro, oppure di acquisire a titolo definitivo il calciatore per 36 milioni di euro. Il blocco del mercato, se sarà confermato, impedirà al club inglese qualsiasi tipo di operazione in entrata, e costringerebbe l’argentino a rientrare tra le file della Juventus.

Diverso, invece, il discorso per Tiémoué Bakayoko: il futuro del centrocampista francese, in prestito al Milan ma di proprietà del Chelsea, è infatti ancora tutto da scrivere. La sanzione non impedisce al club inglese di effettuare operazioni in uscita e, allo stesso tempo, essendo proprietario del cartellino, anche qualora il Milan decidesse di non riscattare il giocatore, potrebbe tesserare Bakayoko senza incorrere in sanzioni.

 MULTATA ANCHE LA FEDERAZIONE INGLESE

La FIFA ha riscontrato che pure la Football Association ha violato le regole ai minori: alla Federazione inglese è stata inflitta una multa di 510 mila franchi svizzeri (circa 450 mila euro) e sono stati concessi sei mesi di tempo per mettere in regola le situazioni riguardanti i trasferimenti coinvolti nell’inchiesta.