FIGC – Abete risponde alle critiche dello scrittore Roberto Saviano su criminalita’ e calcio
«Saviano mi ritiene responsabile per quello che è successo nella finale di Coppa Italia? Innanzitutto, è sempre meglio essere responsabili piuttosto che irresponsabili. Poi fortunatamente siamo in un Paese in cui c’è diritto di esprimere legittimamente tutte le critiche che si ritengono di fare. Onestamente, però, non ho visto un nesso causale tra quello che ha scritto nel suo articolo Saviano, che tutti apprezziamo per quello che rappresenta nella lotta contro la camorra, e quelli che sono ruoli e funzioni di una federazione sportiva, al di là della mia posizione personale come presidente della Federcalcio». È la replica del presidente della Figc, Giancarlo Abete, alle critiche che gli sono state rivolte dallo scrittore Roberto Saviano dopo i gravi disordini avvenuti dentro e fuori l’Olimpico nel giorno della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.
Saviano, dice ancora Abete, «non segue in maniera continuativa le partite della Nazionale perchè altrimenti saprebbe che se c’è un momento nel quale parlo questo è all’intervallo, e non al termine dell’incontro. A parte la battuta, ripeto che tutte le critiche sono legittime perchè fortunatamente siamo in democrazia. Ma -dice ancora il n.1 di via Allegri- non ho colto il nesso causa-effetto tra il ruolo della camorra in determinati territori, che peraltro la Federcalcio ha sempre cercato di combattere, e quello che è il ruolo di un presidente federale di fronte a problemi di ordine pubblico».
No Comment