Firmato protocollo per prevenzione infiltrazioni mafiose nel calcio
Firmato oggi pomeriggio al Viminale il Protocollo Nazionale per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata nelle società di calcio professionistiche.
Il documento è stato sottoscritto dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio, e dai presidenti delle Leghe Professionistiche Serie A, Maurizio Beretta, Serie B, Andrea Abodi, e Lega Pro, Gabriele Gravina.
“Lavoriamo quotidianamente per avere un calcio libero dalle mafie – ha dichiarato Alfano – vogliamo un calcio pulito, un calcio senza violenza. Ci siamo occupati del problema violenza con il decreto stadi – ha aggiunto il Ministro – e adesso ci occupiamo delle infiltrazioni mafiose. Vogliamo che questo accordo produca risultati e per questo noi, la FIGC e le Leghe ci facciamo carico di doveri aggiuntivi non previsti per legge. Il protocollo prevede che i controlli antimafia siano fatti nel modo più severo possibile: la criminalità organizzata ha bisogno di reimpiegare il denaro illecito nelle società professionistiche, noi dobbiamo e vogliamo impedirlo”.
Il Protocollo prevede, tra l’altro, che le prefetture effettuino i controlli antimafia nella forma più rigorosa per l’accertamento dei presupposti per il rilascio dell’informazione liberatoria attraverso la consultazione della Banca Dati nazionale. Il controllo antimafia è una delle misure necessarie per poter esercitare l’attività sportiva a seguito dell’acquisto di quote non inferiori al 10% del capitale di una società professionistica.
“Ringrazio il Ministro Alfano – il commento di Tavecchio – con questo protocollo eleviamo il nostro calcio a modello in Europa. Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno completiamo, con la definitiva attuazione, tutto il pacchetto di norme approvate a seguito del cosiddetto ‘caso Parma’. Abbiamo lavorato per dare più trasparenza e garantire la regolarità dei campionati attraverso norme che impattano sull’aspetto economico e di responsabilità penale colpendo la criminalità organizzata”. (fonte: Figc.it)
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