Federazioni Italiane

FISI – Di Centa punta a modificare radicalmente l’immagine degli sport invernali

L’incontro tra i candidati è stato moderato da Ivana Vaccari, Vice Direttore di RaiSport (all’interno del programma “Pomeriggio da Campioni” coordinato dal vice-direttore Raimondo Maurizi) esperta e appassionata di sport invernali, che ha fortemente voluto questo momento di confronto, in diretta in casa RAI. (per rivedere il confronto clicca direttamente su questo link: da 1.56.45 a 2.15.00)

Sporteconomy al termine di questo confronto tv, ha incontrato Manuela Di Centa, pronta al rush finale prima delle elezioni che si terranno il prossimo 12 aprile a Bologna.
“Sogno una Federazione 2.0, aperta a tutte le diverse componenti del variegato universo degli sport invernali. Dobbiamo cambiare velocità ecco perché parlo di FISI 2.0 – spiega a Sporteconomy Manuela Di Centa (campionessa olimpica nel fondo azzurro). “Tra le prime cose concrete che vorrei cambiare? Sicuramente la segreteria telefonica della federazione. Allontana invece di avvicinare addetti ai lavori e non solo. Tra l’altro, non costerebbe nulla. Ma al di là della provocazione, c’è da fare un grande lavoro per modernizzare un intero settore. Credo molto nel settore tecnico: voglio dare ancora più centralità a quest’area valorizzando la figura del direttore agonistico, ma, nel contempo, la federazione deve scendere a valle per conoscere le esigenze della base per poi riportare le notizie e i suggerimenti più importanti a chi verrà chiamato a guidare il settore tecnico. Parallelamente tutta la gestione sarà caratterizzata dalla trasparenza (i verbali saranno disponibili online, così come disponibile per tutti sarà il voto delle assemblee). Utilizzeremo, sin dai primi giorni, piattaforme streaming (le riunioni saranno disponibili sul web); lanceremo un e-shop FISI per lo sviluppo del merchandising e svilupperemo il progetto FISI Eco-compatibile, cui tengo personalmente. Vogliamo recupeare e riciclare tutto il materiale tecnico che le famiglie tengono magari in cantina e i soldi che riusciremo a recuperare, attraverso queste attività di recycling, verranno utilizzati per aiutare gli atleti (e sono tanti, nda) che hanno subito soprattutto invalidità permanenti. E’ un dovere morale per una Federazione del nostro livello. Sotto il profilo organizzativo il benchmark di riferimento è la stessa FIS, ovvero la Federsci internazionale (che si affida da diversi anni al gruppo internazionale Infront come advisor per la gestione commerciale e pubblicitaria della Coppa del Mondo, nda). Ha creato al suo interno un braccio operativo per la gestione marketing e commerciale e funziona molto bene. E’ un modello assolutamente da seguire se vincerò questa sfida. Il sogno nel cassetto? Ogni bambino/a deve poter toccare la neve almeno una volta nella propria vita, usando scarponi e sci. E’ un dovere morale che mi sono posta a livello personale in caso di vittoria. Neve e acqua sono assolutamente due elementi naturali che devono fare parte della vita di ciascuno di noi”.
Di Centa ha le idee chiare, ha una grande esperienza sportiva che vuole portare in dote alla federazione e al suo settore tecnico, ma anche la voglia di cambiare un intero sistema valorizzando l’intera filiera socio-economica della montagna. Se vincerà siamo sicuri che cambierà il volto della FISI. Lo si legge chiaramente nei suoi occhi e già questo è un bel passo avanti, in un sistema sportivo nazionale/locale che non sempre brilla per idee, pro-attività e determinazione.

La RAI si conferma arena ideale per parlare di politica sportiva in chiave moderna. Oggi pomeriggio infatti si è assistito in tv ad un confronto molto pulito e propositivo tra Manuela Di Centa e Pietro Marocco (entrambi candidati per la presidenza della Federazione italiana sport invernali). Assente giustificato per precedenti impegni di lavoro per Flavio Roda, numero uno in carica della FISI.

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Marcel Vulpis

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