Gabriella Paruzzi racconta l’esperienza da mentore in FUTURFISI
D: Come è nato, nello specifico, il progetto di collaborazione con FuturFisi?
R: Siamo partiti dall’idea-guida di dare supporto ad atleti che fanno parte delle Nazionali. Da qui è nata una squadra di giovani promesse composte da
sette elementi maschili e da altrettanti a livello femminile nella disciplina del “fondo”.
D: Che tipo di supporto avete dato a questi giovani, nel primo anno del progetto?
R: E’ un supporto duplice: a livello tecnico, ma c’è anche una parte importante sotto il profilo psicologico. Li aiutiamo a scegliere i migliori materiali per allenamenti e gare, ma anche spieghiamo loro come affrontare una semplice intervista. Da ex atleti sappiamo, infatti, come gestire tutti questi aspetti.
In sintesi, abbiamo cercato di mettere la nostra esperienza a fattor comune per il progetto FuturFISI.
D: Quali difficoltà principali ha incontrato nelle attività di tutoraggio?
R: Non molte, anche perché questi ragazzi hanno tutti rispetto dei mentori scelti da Fisi e San Carlo (nello slittino è stato chiamato il pluri-campione olimpico e mondiale Armin Zoeggeler). Le difficoltà principali sono state, soprattutto, nel rompere il ghiaccio a livello emotivo nelle prime settimane del progetto.
D: Quali caratteristiche hanno queste giovani promesse, messe a confronto con i campioni del passato?
R: Sono sicuramente più sveglie nella quotidianità, ma più fragili in ambito sportivo. E’ chiaro che si tratta di atleti che non possono essere o sentirsi campioni già a 16 anni. Devono crescere gradualmente e dobbiamo aiutarli in molteplici aspetti, dall’analisi tecnica degli avversari, alla scelta dei materiali da utilizzare in gara.
D: Come è composto il Dna di un campione sportivo?
R: Il primo aspetto centrale è quello del talento “puro”. Poi, c’è da considerare la serietà e lo spirito di sacrificio. Senza dimenticare l’impegno costante (tante ore di lavoro, in palestra e in pista, nda) e la fiducia assoluta nelle persone che sono accanto all’atleta.
D: Tra tutti gli atleti di FuturFisi, quali sono quelli più mediaticamente impattanti?
R: Gli snowboardisti per definizione sono i più “spavaldi” e questo elemento li trasforma immediatamente in personaggi.
D: Cosa intende introdurre come novità nella prossima edizione del progetto “targato” San Carlo?
R: Dedicare ancora più tempo nei periodi di stage, magari inserendo una mezza giornata formativa finalizzata a responsabilizzare le giovani promesse azzurre nei confronti delle aziende-partner (come nel caso di San Carlo, tra i partner principali della FISI).
D: In ultimo: un consiglio extra sportivo per gli atleti di FuturFisi.
R: Diventare atleti professionisti a tutto tondo. Rispetto al passato, però, l’aspetto positivo è che già a 16 anni hanno partecipato a video e photo shooting e ad interviste con i media.
*Gabriella Paruzzi è un’ex fondista italiana, vincitrice della medaglia d’oro nella 30 km a tecnica classica ai XIX Giochi olimpici invernali di Salt Salt Lake City 2002 e della Coppa del Mondo di sci di fondo del 2004.
Seconda puntata dedicata a FUTURFISI, programma di valorizzazione dei giovani talenti della Federazione. L’accordo a firma San Carlo è stato finalizzato grazie a Infront Sports & Media, società leader nei servizi integrati di marketing sportivo a livello globale e marketing Agent e advisor FISI.
FUTURFISI è un progetto interdisciplinare, che prevede che un numero selezionato di atleti tra i 14 e i 20 anni possano partecipare a programmi di crescita strutturati e organizzati con metodi professionali. I punti cardine del progetto passano dalla interdisciplinarietà alla sostenibilità economica, dalla trasparenza al coinvolgimento del territorio, dall’individuazione e sostegno dei “talenti” alla formazione e aggiornamento dei tecnici. Ne abbiamo parlato con la dirigenza di San Carlo, impegnata in una strategia sponsorizzativa multi-sport finalizzata alla crescita dei giovani talenti sportivi azzurri. Abbiamo intervistato Gabriella Paruzzi*, indimenticata campionessa olimpica azzurra di sci di fondo, scelta da FISI e San Carlo come mentore delle giovani promesse del Circo Bianco italiano.
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