Gasparri (PDL) spara a zero sul presidente della AS Roma
“Le istituzioni si sono impuntate con i tifosi della Roma, ma la società è latitante», è l’opinione di Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato e esponente di centrodestra, intervenuto questa mattina a Rete Sport insieme a Paolo Cento (SEL), presidente del Roma Club Montecitorio e esponente di centrosinistra, in un faccia a faccia in merito allo scontro tra Prefetto e Questore di Roma e la frangia più calda del tifo romanista, la Curva Sud, che da settembre sta disertando lo stadio per protesta contro le misure speciali adottate all’Olimpico, tra cui l’innalzamento di barriere divisorie nel cuore del settore. «I tifosi sono ormai considerati cittadini di serie B», ha detto Paolo Cento – Le leggi vanno rispettate, ma loro da qualche mese sono oggetto di un’azione persistente, quella di allontanarli dallo stadio. Si cerca il pretesto per nuove azioni che a mio avvio non trovano fondamento».
«Io ho provato ad affrontare il tema con il Questore D’Angelo – ha confessato Gasparri – ma ho ricevuto una risposta secca e negativa, “assolutamente no, devono cambiare loro”, una risposta anche dura. Purtroppo D’Angelo ha un atteggiamento ormai quasi volto ad affermare il suo ruolo e un suo prestigio sulla vicenda. Con il Daspo, le macchine fotografiche e i video è possibile essere identificati e perseguiti penalmente. Non c’è più quindi la scusante dell’identificazione e della sicurezza. Poi c’è la latitanza della società, c’è uno che sta a Boston che pensa solo a fare lo stadio. La società non ha fatto nulla e la Roma soffre sia di questo che del Questore e del Prefetto». «La società con il problema della Curva e dei tifosi ha sbagliato tutto – ha sostenuto anche Paolo Cento -. Pallotta ha detto frasi insopportabili, ha solo un modo per rimediare, riconsegnare la curva ai tifosi ridimensionando la barriera».
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