Germania 2006 – Adidas vince il Mondiale “di casa”
E’ senza dubbio l’Adidas, la casa di sportswear tra le tre più importanti al Mondo, ad aver vinto il Mondiale degli sponsor: pur perdendo in finale con una squadra sponsorizzata Puma (l’Italia “Campione del Mondo”). L’azienda tedesca dalle tre strisce, ha superato la concorrenza degli altri produttori di articoli sportivi ed è la vincitrice del Mondiale di Germania 2006. I numeri parlano chiaro.
Una squadra in finale (la Francia), due in semifinale e tre nei quarti: nessun altro ha fatto meglio. L’Adidas, primo produttore mondiale di scarpini da calcio, stima di vendere oltre 3 milioni di magliette nel 2006. Secondo un portavoce della compagnia, alla fine dell’anno saranno state vendute oltre 1,5 milioni di maglie della Germania, 500mila maglie della Francia e 300mila maglie dell’Argentina, altro team sponsorizzato dalla Adidas durante questi Mondiali.
Per quanto riguarda Puma, è stata la marca più vista in tutto il mondo, grazie alla sponsorizzazione di ben 11 squadre, presenti in 34 delle 64 partite. L’aziena ha dichiarato che i profitti del ramo potrebbero crescere del 40%. Puma, adesso, guarda con fiducia ai Mondiali del 2010, che si svolgeranno in Sudafrica. La Casa tedesca ha ben dieci squadre africane sotto contratto, e la prossima Coppa del Mondo potrebbe rivelarsi un’occasione d’oro.
Delusione invece per la Nike, dato che quasi tutto il marketing ha puntato sul Brasile, che però è finito senza grandi clamori ai quarti di finale eliminato dai blues francesi. La miglior squadra vestita Nike, è stato il Portogallo, arrivato quarto ed eliminato anch’esso dai “galletti”. (riproduzione riservata)
Foto: logo Adidas
E’ senza dubbio l’Adidas, la casa di sportsweare tra le tre più importanti al Mondo, ad aver vinto il Mondiale degli sponsor: pur perdendo in finale con una squadra sponsorizzata Puma (l’Italia “Campione del Mondo”). L’azienda tedesca dalle tre strisce, ha superato la concorrenza degli altri produttori di articoli sportivi ed è la vincitrice del MOndiale di Germania 2006. I numeri parlano chiaro.
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