Non verranno create “zone di esclusione” (per 2 chilometri) intorno ai 12 stadi che ospiteranno le partite di Germania 2006, per evitare che i marchi concorrenti a quelli degli sponsor ufficiali possano “agire” indisturbati. E’ quanto è stato deciso dalla FIFA in vista dei prossimi campionati del mondo di calcio.

La tutela dei partner Fifa e del Comitato organizzatore, sarà comunque assicurata. Per combattere l’ “ambush marketing” verranno create infatti apposite “aree controllate” (Sportcal) nelle immediate vicinanze degli stadi, grazie ad accordi individuali sia con le proprietà degli stessi impianti che delle amministrazioni locali, e in altre aree come le stazioni ferroviarie e metropolitane, le fermate degli autobus e altri punti di aggregazione, dove non saranno permesse attività di pubblicità e vendita di prodotti.

L’ufficio marketing della Fifa, ha anche suggerito alle 12 “host city” che ospiteranno gli incontri in programma, di comprare gli spazi pubblicitari disponibili all’interno delle “zone controllate”, per una promozione istituzionale delle stesse città (nel 2002 alcuni spazi furono venduti ad aziende “concorrenti”)

I 15 partner ufficiali e i 6 sponsor nazionali, avranno una presenza garantita all’esterno degli stadi, e potranno mettere i loro loghi sulle bandiere dislocate lungo i percorsi previsti per raggiungere gli stadi dagli aeroporti, stazioni e alberghi. All’interno delle “venues” i partner ufficiali potranno proseguire le loro attività di marketing verso i tifosi.

Un’attenzione particolare verrà riservata a quei gruppi di tifosi che sfoggeranno “stranamente” tutti insieme un abbigliamento dove compaia il logo di un’azienda non sponsor; in questo caso se si sospettasse che il gruppo fosse “guidato” nella loro iniziativa, i controlli chiederanno agli stessi tifosi di coprire i loghi concorrenti.

Niente zone di "esclusione" intorno agli stadi per combattere l’ambush marketing in occasione di Germania 2006. Previste invece "aree controllate" nei punti strategici della città e vicino gli stadi.