Ghiretti (SG+): Cambiamo nome, ma non la nostra “anima”
(di Marcel Vulpis) – Sono passati 15 anni dalla nascita di Studio Ghiretti, struttura di comunicazione integrata (con base a Parma) nata da una idea imprenditoriale di Roberto Ghiretti (ex top manager proveniente dal pianeta volley). Sin dall’inizio ha “aiutato” lo sport a crescere, a partire dalle più importanti organizzazioni sportive. Quindici anni tutti positivi, sotto il profilo economico, nonostante la crisi del nostro Paese.
Questa crescita costante ha comportato l’ottimizzazione delle risorse, rivedendo strategie e attività, sia interne che esterne. E’ uno dei principali “player” del mercato dello sport tricolore. Oggi viene lanciato il nuovo nome: SG+ – nelle ultime ore la struttura ha diramato un comunicato stampa ufficiale sul nuovo progetto.
D: Ghiretti, come presenterebbe la struttura da lei fondata/gestita in questi primi tre lustri?
R: Siamo una struttura di comunicazione integrata a 360°, al servizio dei nostri clienti. La nostra ambizione è farli crescere di anno in anno, con la “mission” di essere vissuti dagli stessi come partner strategico.
D: Nasce SG+. Cosa cambia nel concreto?
R: Teniamo saldamente le radici del nostro nome (Studio Ghiretti) nella sigla (SG) aggiungendo il simbolo del “+” (Plus), perché la struttura cresce e crescerà, con il supporto di una serie di consulenti di esperienza e l’erogazione di nuovi servizi. Cambiamo, quindi, il nostro naming, ma non la nostra anima (lo sport advisoring).
L’idea è quella di rafforzare, implementare la struttura ed i servizi offerti, iniziando a muoverci come una “company” moderna, al di là della storia del sottoscritto nel mondo dello sport. Oggi SG+ si presenta come una realtà in crescita, con un forte accento sul tema dell’advisoring nelle diverse aree di intervento, con l’occhio sempre rivolto allo sport.
D: Come vi state rafforzando in seno a SG+?
R: Intanto investendo su nuovi profili professionali e competenze a supporto della struttura. Parallelamente stiamo sviluppando una serie di rapporti e partnership sinergiche (ha collaborato in questi anni su diversi progetti con colossi del settore del calibro di Infront Sports & Media o RCS Sport). In SG+ sono entrati per esempio Antonio Marchesi (ex dirigente e partner di Deloitte), nel ruolo di nostro vice-presidente, o ancora il nuovo partner Massimo Martellini (responsabile per molti anni in SportNetwork, concessionaria di pubblicità del CorSport). Nel complesso, SG+ avrà sempre il suo quartier generale a Parma, dove è nata la factory della comunicazione/marketing e consulenza in ambito sportivo. Ma abbiamo aperto filiali importanti anche a Milano e a Roma per lo sviluppo del business istituzionale.
Nel complesso possiamo puntare su una ventina di risorse che aumenteranno fino a 25-35, in determinati periodi dell’anno, sulla base anche della complessità dei progetti dei nostri clienti. Sotto il profilo economico-finanziario Studio Ghiretti ha chiuso l’ultimo bilancio con un dato vicino ai 3 milioni di euro. Un successo considerata la difficile congiuntura economica del nostro Paese.
D: Come vi muoverete sul mercato?
R: Ripeto vogliamo portare in dote ai clienti (vecchi e nuovi) percorsi innovativi di analisi, ricerca e studio. Molto forte sarà l’accento dato all’area consulenza, con altri dipartimenti importanti nei settori della social responsability (un settore in forte crescita in Italia) e della fan engagement (dal calcio agli sport minori). Dove esistono “community” vogliamo esserci e per community intendiamo sia quelle esterne che interne (in seno per esempio a grandi aziende e multinazionali). Continueremo ad investire anche in servizi di consulenza nella comunicazione degli spender/organizzazioni sportive, ma non sarà più strategica come area rispetto al passato. Così come ci sarà un dipartimento per le necessità a 360 gradi delle organizzazioni sportive (per esempio le Federazioni sportive) ed uno dedicato agli studi, ricerche e analisi nel mercato sportivo.
D: Ci sono dei progetti speciali che volete promuovere per presentare al mercato la nuova struttura?
R: Sì, principalmente due: un workshop di analisi e approfondimento sul settore dell’impiantistica sportiva, con un particolare accento al tema degli “stadi” ed un convegno in ambito istituzionale (potrebbe essere alla Camera dei Deputati, nda) sul disagio giovanile.
D: Quanto è importante il tema dell’etica nello sport?
R: Per noi è strategico e fa parte del nostro dna aziendale. In questi anni, per esempio, tutte le aziende con cui abbiamo lavorato ci hanno vissuto per la nostra forte attenzione sui temi dell’etica. Abbiamo lavorato per fare bene a prescindere dagli aspetti economici. Molti parlano di etica noi l’abbiamo applicata nel concreto in tutti i nostri processi e progetti. Oltre a ciò abbiamo fatto lavorare e valorizzato tante giovani risorse. Mi permetto di sottolineare il fatto che Studio Ghiretti e nel futuro SG+ era ed è un’azienda fondata sull’etica.
D: Ha parlato di partnership sinergiche.
R: E’ ancora presto per entrare nel dettaglio, ma stiamo dialogando da tempo ed iniziato a collaborare con strutture innovative del calibro di Next14 (fondata dall’imprenditore Marco Ferrari) e GroupM (tra i più importanti media investment group).
D: Ci anticipa un nuovo progetto su cui state lavorando?
R: Il dossier della Federugby per la candidatura dedicata al Mondiale 2023, dove gareggeremo con Paesi di grande tradizione rugbistica come Irlanda, Francia e SudAfrica. E’ un progetto alle prime battute, dove stiamo lavorando su analisi, studi e ricerche, ma sicuramente sfidante. Ne parleremo in modo approfondito nei prossimi mesi.
Il comunicato stampa ufficiale di SG+, in cui viene annunciato il re-naming della struttura di sport advisoring.
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