Giochi 2016: Milano spera in un “Miracolo”
Dalla strada agli impianti, dalle comunicazioni ai risultati sportivi, il “Miracolo di Atene” si è realizzato sotto gli occhi di 6 miliardi di telespettatori. Ancora una volta il fascino dei “Giochi Olimpici” ha coinvolto sportivi e non, grazie soprattutto alla tv ed alle moderne tecnologie che hanno portato lo spettatore a vivere in diretta e direttamente con i protagonisti le gare e tutto quello che costituisce il momento magico dell’evento. Abbiamo vissuto ad Atene una Olimpiade ordinata e sorridente (come il volto dei 40.000 bravi volontari) che, per la prima volta, è riuscita a mettere in fila anche gli sponsor che c’erano (ed erano tanti) esclusivi, discreti, ma “in ogni dove”. Riusciranno i “nostri eroi (vale a dire Torino: Giochi Invernali 2006)” a fare altrettanto? E’ solo un problema di costi e di investimenti, dirà qualcuno. Atene non ha badato a spese. Si parla, per fare un esempio, di 120 milioni di euro per la favolosa cerimonia di apertura anche se sono le infrastrutture viarie, gli impianti e i centri media alcune delle voci pesanti del bilancio dei Giochi. A Torino alcuni progetti sono ancora sulla carta. Occorrono i finanziamenti subito. Intanto a 130 Km di distanza Milano guarda e sogna i Giochi Estivi del 2016. Se vuole vivere un’avventura da città candidata deve mettere in campo “volontà, uomini, mezzi e gioco di squadra” sin da ora. Se tra 8 mesi i Giochi 2012 verranno assegnati ad una città europea (sono candidate, con New York, ben quattro capitali del vecchio continente ossia Parigi, Mosca, Londra e Madrid) il sogno rischia di svanire nella …notte dei tempi. Raramente lo stesso continente ha ospitato due edizioni consecutive come ci ricorda Ottavio Cinquanta l’unico italiano a far parte dell’Esecutivo del CIO. Atene il miracolo lo ha fatto! Vuoi vedere che la metropoli lombarda dovrà scomodare De Sica con il suo vecchio film “Miracolo a Milano” per dimostrare che i Giochi non si fanno solo con le conferenze stampa.
* (docente universitario e Coordinatore Master in Management e Gestione dello Sport – Università Statale di Milano)
No Comment