Gli Aironi Bergamasco e Bortolami docenti per un giorno al Master Sport di Parma
Diversi sono stati gli argomenti trattati dalla gestione del progetto Celtic League e della franchigia Aironi Rugby, al movimento e interesse intorno alla nazionale, dalla prospettiva futura del movimento alle differenze avvertite dai campioni presenti nelle loro esperienze all’estero in Francia e Inghilterra.
Sul progetto Aironi si è espresso con rinnovato entusiasmo il Presidente Silvano Melegari: “A Viadana abbiamo vissuto una crescita importante ma graduale per arrivare a creare quello che, negli ultimi dieci anni, è diventato un vero e proprio club professionistico. Nel 2009 poi la Federazione ha deciso di entrare in Celtic League per innalzare il livello tecnico e la cosa in questo anno e mezzo ha portato ottimi risultati: sono rientrati in Italia giocatori importanti, le presenze allo stadio sono passate dalle 1000-1200 di una partita di Super10, quando comunque quello di Viadana era tra gli stadi più pieni, a punte di 3500-4000 in Pro12, senza contare le 20mila presenze nelle tre partite di Heineken Cup a Monza”.
Enorme è poi stata la disponibilità dei due atleti presenti che non si sono sottratti alle numerose domande dei presenti raccontandosi e trasmettendo la passione e la professionalità di chi da molti anni compie sacrifici per raggiungere obiettivi sportivi di altissimo livello.
Marco Bortolami: “Una decina di anni fa quando ho iniziato la mia avventura all’estero ho lasciato un rugby amatoriale con una realtà che si stava comunque formando anche grazie all’ingresso nel Sei Nazioni. In Inghilterra e in Francia ho capito che lo sport deve diventare business se vuole sopravvivere e diventare sostenibile anche per le realtà aziendali che lo supportano. Ci si chiede sempre il perché del successo di immagine di una Nazionale che pure vince poco. La risposta è che il rugby è uno sport con molto appeal. E’ uno sport vero, che trasmette emozioni e chi ci entra in contatto – pur non comprendendo a fondo la tattica o le regole – ne rimane comunque folgorato. Inoltre è uno sport che si rivolge a tutti, a un pubblico variegato e portare la famiglia allo stadio è un lusso che pochi sport si possono permettere. Questa è un’onda che va cavalcata, ma per farlo serve fare un salto di qualità anche a livello scolastico. In Inghilterra ogni anno uno studente entra in contatto a scuola con 3-4 sport diversi, li pratica, ne impara le regole e la tecnica e questo, oltre ad allargare la base dei praticanti, li rende anche degli sportivi e dei tifosi migliori. Quando l’Italia è entrata nel Sei Nazioni, molti bambini hanno iniziato a praticare rugby. Sono passati 12 anni, per questo aspetto i prossimi 2-3 anni, quando questi ragazzi cresciuti con l’esempio del rugby di alto livello inizieranno ad uscire dalle categorie giovanili, perché penso che questo possa avere un’influenza anche sul livello dei giocatori”.
Mauro Bergamasco: “Sono tornato in Italia quest’anno dopo una fantastica esperienza in Francia in un club come lo Stade Francais che ha innovato l’immagine del rugby e del giocatore di rugby, grazie ad un presidente come Max Guazzini che veniva dallo show business. Ha voluto creare un’immagine del rugbysta diversa da quella classica, dimostrando che dietro la scorza da duro ci sono uomini e persone eleganti, posate. E poi ha cambiato il modo di vivere la partita, rendendola non una cosa di due tempi da 40 minuti ma un vero e proprio spettacolo di 4 ore di intrattenimento. Per farlo ha collaborato con circhi, teatri, col Moulin Rouge. E il risultato è stato portare 80mila persone allo Stade de France per le partite di campionato”.
Nel corso dell’evento un gruppo di studenti è stato premiato per il progetto “Campagna Abbonamenti Aironi 2012/2013” nel quale l’intero gruppo di partecipanti del Master Sport si è misurato. Dopo attenta valutazione la società di Viadana ha scelto il “team” di vincitori premiandoli pubblicamente e ringraziando il corso per la collaborazione nella realizzazione del progetto.
La giornata per gli studenti del Master si è poi conclusa “sul campo” a Viadana dove hanno trascorso un intenso pomeriggio di attività. Il gruppo è infatti stato coinvolto nel progetto “Performanager” della Business School degli Aironi ovvero in una lezione nella quale si fondono il Rugby e i principi di coaching aziendale. Il programma indirizzato ai manager di azienda si è rivelato un’esperienza di assoluto livello per gli studenti che ne manterranno un ricordo nel tempo.
Giornata dedicata al Rugby di alto livello al Master Sport che ha organizzato in collaborazione con Aironi Rugby e CUS Parma un convegno dal titolo: “Rugby Italiano: movimento locale e globale”. L’incontro avvenuto nell’aula congressi della Facoltà di Economia ha visto la partecipazione dei giocatori della nazionale italiana Mauro Bergamasco e Marco Bortolami, del Presidente Melegari e della “voce” del Rugby di Sky Francesco Pierantozzi. L’evento aperto al pubblico ha visto una ampia adesione di studenti di Economia e appassionati che si sono uniti ai partecipanti del Master Sport – Master Internazionale in Strategia e Pianificazione delle Organizzazioni, degli Eventi e degli Impianti Sportivi e hanno potuto prendere voce in un confronto diretto con autorevoli protagonisti del movimento azzurro della palla ovale.
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