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Gli “azzurri” con Puma fino al 2014

C’è sempre più il marchio Puma nel presente/futuro della Nazionale italiana di calcio. Con un anno di anticipo la casa tedesca ha rinnovato la partnership con gli azzurri, dimostrando che il precedente contratto (9.7 mln di euro annui) non era stata una casualità collegata esclusivamente al Mondiale di Germania 2006.

Il contratto di partnership tecnica, infatti, sarebbe terminato a dicembre del prossimo anno. Con un "blitz" il marketing della casa teutonica si è assicurato il brand dell’Italia fino ai prossimi Mondiali del 2014 (passando per Euro Austria/Svizzera 2008 e SudAfrica 2010). Una scelta dettata da diversi fattori strategici. L’Italia, insieme a Brasile, Argentina, Germania e Francia è una delle "corazzate del football mondiale. In più, rispetto agli altri concorrenti, ha un posizionamento più "fashion". Lo stesso che Puma ha sposato, in questi ultimi anni, con il lancio di modelli di abbigliamento e sneaker dai colori sgargianti (in questo modo è riuscita ad intercettare il target dei teen-ager e ad uscire dalla crisi finanziaria). Anche in ambito pubblicitario ha scelto testimonial giovani e fuori le righe (in Italia Gigi Buffon e Antonio Cassano) per la promozione delle linee di calzature "My Pumas" .

Con questo nuovo contratto di sponsorship la casa tedesca si lega agli azzurri per 16,25 mln di euro annui (di cui 1,5 mln di euro in fornitura di materiale tecnico). Un accordo che, raffrontato con i budget dei principali football club italiani, è inferiore solo a quello della Juventus F.c con Tamoil (24 mln di euro per i prossimi 10 anni). Anche in questo caso l’importo globale (130 milioni di euro) è uno dei più importanti mai firmati in Italia, così come in Europa.

Nel settore dei kit supplier solo Nike-Brasile e Adidas-Germania possono vantare "endorsement" più elevate. L’agreement Puma-Figc dimostra, per chi ancora non l’avesse capito, quanto sta crescendo il peso delle marche tecniche (abbigliamento e calzature) nel calcio del Terzo Millennio. Da oggi in poi, infatti, la sfida si sposta solo sul terreno del merchandising. Sarà interessante analizzare chi saprà vendere di più in occasione dei Mondiali di Germania 2006. – C.V. (riproduzione riservata)

Accordo record in casa F.i.g.c.. Puma investirà oltre 16 mln di euro per i
prossimi otto anni, fino ai Mondiali di calcio del 2014 (per un totale di
130 mln di euro). Per la casa tedesca l’abbinamento con l’Italia rientra
nella strategia marketing costruita su un brand dal taglio "fashion".

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Marcel Vulpis

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