Gli azzurrini della pallamano non riescono a superare la Spagna
Ai primi due set combattuti, con Pesci e le parate di Martelli – in modo particolare nei secondi 15′ – a trascina la squadra italiana, segue una terza frazione in cui i ragazzi di Ghedin pagano proprio le troppe imprecisioni sui rigori (4 errori) e dalla linea dei sei metri. I parziali di concludono coi risultati di 9-6, 7-5 e 7-3 in favore della Spagna.
Così a fine gara il tecnico Fabrizio Ghedin: “Guardando solamente il risultato, la distanza tra Italia e Spagna è di 9 reti. Ma analizzando la partita, vediamo che abbiamo sbagliato 4 rigori, 3 contropiedi e 3 tiri dai sei metri puliti, mentre loro hanno sbagliato solamente 3 volte dai sei metri in tutta la partita, vediamo che come volume di gioco e di occasioni siamo stati simili a loro. Questo non vuol dire che l’Italia è allo stesso livello della Spagna, ma è vero che il divario non è tale come si può immaginare. Naturalmente per arrivare a competere in partita servono tanti dettagli, come la precisione al tiro contro portieri come quelli spagnoli, o come l’abitudine dei nostri portieri a misurarsi con tiri di questa qualità tecnica. E in questo conta tantissimo l’esperienza. Abbiamo visto una partita dove la differenza fondamentalmente è nelle percentuali dei tiri da vicino, non è generale. Penso che questo sia un aspetto sul quale riflettere, in un progetto di crescita come il nostro, che è sicuramente molto lungo”.
L’Italia non riesce nell’impresa contro la Spagna. Il terzo incontro disputato dagli azzurrini nel 12° Campionato Mediterraneo dell’Handball (di cui Sporteconomy è media partner) si chiude, al Pala Giovanni Paolo II di Pescara, col risultato finale di 23-14 in favore degli iberici. Un divario che punisce oltremodo l’Italia, autrice di una buona gara sotto l’aspetto del gioco costruito e punita dai troppi errori al tiro.
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