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Golf – Chimenti (Federgolf e Coni Servizi) traccia il presente/futuro del golf

«Sotto l’aspetto economico molto bene. Nel 2012 abbiamo avuto 1 milione di euro di deficit, aggravato in buona parte dall’acquisizione del Golf Club Le Querce, mentre il 2013 si chiude con un attivo di 150 mila euro». Un attivo? Con questa crisi? Ma come ha fatto?
«Abbiamo adottato una cura dacavallo riducendo drasticamente i costi e i risultati hanno superato le nostre più rosee aspettative». Qual è stato il punto cardine del successo economico di quest’annata? «Certamente la gestione diretta dell’Open d ’Italia, che ha chiuso in leggero attivo, senza spendere un solo euro di
provvigioni». Open d’Italia che sarà l’evento clou anche per il 2014 «Assolutamente sì. Abbiamo confermato la sede (Torino ndr) e saremo l’ultimo appuntamento per la selezione del team di Ryder Cup. Avremo molti atleti di valore assoluto».
I conti sono in ordine, però il numero dei golfisti è in calo… «Il dato che mi interessa è quello delle nuove acquisizione. Il 4% di perdita è derivato dai giocatori vecchi, io perlatro mi aspettavo anche peggio. Quello concluso è stato un anno horribilis ed essere riusciti a reggere ci conforta». Recentemente con
il consiglio avete prolungato la possibilità per i neofiti il tesseramento libero. «Certo. È stato deciso di mantenere questa iniziativa a vita. Si può giocare a golf con soli 75 euro l’anno tesserandosi direttamente presso la federazione e trovando il campo che più si addice alle proprie necessità». Il tesseramento libero è stata una voce che ha chiuso in attivo nel bilancio degli associati e, ci garantisce Chimenti, non danneggia assolutamente i circoli anzi li agevola.
Sotto Natale, Franco Chimenti, presidente Federgolf e Coni servizi SpA, è stato intervistato dal Quotidiano Nazionale (QN) sul presente/futuro del golf tricolore (e non solo). 
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Marcel Vulpis

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