Golf – ‘Valore del golf’: un prodotto turistico da vendere all’estero
La ricerca presentata a Roma dalla società di consulenza direzionale Protiviti, con l’intervento del vice-sindaco senatore Mauro Cutrufo e del presidente della FIG Franco Chimenti, analizza attraverso dati, cifre e tabelle il “Valore del golf”, come recita lo stesso titolo, per documentarne le grandi potenzialità in quanto prodotto turistico da proporre sul mercato internazionale. Illustrata da Alessandro Cencioni (managing director del gruppo) e da Marco Perrone (associate director), questa seconda edizione del rapporto è stata redatta con il supporto tecnico dell’ISNART, l’Istituto nazionale per le ricerche turistiche, rappresentato nella conferenza stampa da Flavia Coccia. La collaborazione diretta di 23 prestigiosi circoli di golf ha consentito inoltre di esaminare le caratteristiche degli impianti italiani che già vantano una vocazione turistica, con particolare attenzione al Lazio e all’area attorno alla Capitale.
Sono 104 su un totale di 385 strutture, di cui 220 circoli affiliati (da 9 a 36 buche) e 165 aggregati (campi pratica), i club che costituiscono un potenziale bacino di accoglienza per 4,5 milioni di giocatori. Ma solo il 12,5% di questi impianti si trova nelle regioni meridionali, potenzialmente più avvantaggiate nell’arco dell’intero anno solare. E come risulta dalla stessa ricerca Protiviti, in media il turista golfista spende al giorno il doppio di quello tradizionale.
Federgof.it
Golf e turismo, una formula magica che può funzionare anche per il Belpaese, già ricco di bellezze naturali e di beni artistici e culturali. Tanto più nel momento in cui i venti di crisi che soffiano sul Nord-Africa influenzano il turismo internazionale e di riflesso favoriscono gli altri Paesi del Mediterraneo: a cominciare dall’Italia e in particolare dalle nostre regioni meridionali che sono in grado di offrire un mix di sole e di mare per diversi mesi all’anno. Al quinto posto nella graduatoria nazionale degli sport più commercializzati all’estero, dopo il ciclismo, lo sci, il trekking e il calcio, il golf può contribuire perciò alla ripresa e all’incremento del turismo straniero, proveniente soprattutto dall’Europa settentrionale, ampliando la stagione oltre il periodo estivo.
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