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I diritti tv della Volvo Ocean Race 2017/18

La Volvo Ocean Race e l’agenzia incaricata della distribuzione televisiva a livello mondiale, Sunset+Vine, che fa parte del Tinopolis Group, hanno confermato i nomi dei media partner televisivi, a una settimana dalla partenza della prima tappa del giro del mondo, in programma da Alicante la prossima domenica 22 ottobre, con un particolare occhio di riguardo per quelle nazioni che hanno team, sedi di tappa e velisti in gara e una particolare attenzione alle piattaforme digitali.

Twitter, Facebook, Apple e Samsung porteranno le immagini della regata sulle piattaforme digitali di tutto il mondo, mentre in Spagna(TVE/Teledeportes), Portogallo (RTP), Brasile (TV Brasil), Francia (Sport+), Sud Africa (SuperSport), Australia (Fox Sports), Nuova Zelanda (Sky NZ), il regno Unito (Sky Sports) e i Paesi Bassi (NOS) avranno tutti un canale nazionale o un emittente sportiva che coprirà la regata con programmi previsti per tutti i nove mesi di gata, ad iniziare da questo mese con uno speciale di anteprima Volvo Ocean Race di un’ora. Altre importanti emittenti che seguiranno l’evento sono J-Sport (Giappone), Sport TV (Turchia), TG4 (Irlanda) e la svedeseTV3 Sport.

Per quel che riguarda le piattaforme digitali, la regata ha stretto accordo con le maggiori piattaforme online e digitali come Sina.com (Cina), Twitter (Globale), Tencent (Cina), Aftonbladet Sport (Svezia), Samsung (Asia) e OutsideTV.com (USA) per portare le immagini dall’oceano su smartphone, computer e tables.

Per questa edizione del giro del mondo, la tredicesima, tutti i partner televisivi ridistribuiranno più contenuti sulle loro piattaforme digitali e promuoveranno l’evento attraverso i social media. La programmazione televisiva consisterà di un’anteprima della durata di un’ora, di riassunti mensili di 30 minuti e di un programma conclusivo di un’ora nell’agosto 2018, per un totale di sette ore di copertura.

Prendendo in considerazione i nuovi gusti dei consumatori, che prediligono programmi brevi e consultabili da mobile, la regata ha spostato il suo focus dalla televisione tradizionale ai contenuti digitali online, in diverse forme tra cui:

  • live stream regolari dalle sedi di tappa, inclusa una diretta di 90 minuti delle regate in-port, delle partenze e degli arrivi
  • aggiornamenti e analisi quotidiane dalla sede della regata
    programmi settimanali di riassunto di quanto è successo nel corso dei
  • precedenti sette giorni
  • aggiornamenti quotidiani con video brevi e facili da caricare, inviati  direttamente dalle barche attraverso i social media e altre piattaforme di condivisione

“Grazie al nuovo strumento del crew communicator, avremo immagini video provenienti direttamente dalle barche, lontane migliaia di miglia sugli schermi dei fan sportivi e di vela in tempo quasi reali.” Ha spiegato Leon Sefton, Head of Television della Volvo Ocean Race. “Migliorando i programmi televisivi più lunghi, cerchiamo di dare agli spettatori il feeling della regata e le incredibili immagini che arrivano dal mare sui social media e sui siti e trasmissioni di sport molto popolari. Per tutta la durata dell’evento.”

L’introduzione del Crew Communicator, uno strumento che permetterà ai velisti di caricare dei contenuti digitali, inclusi foto e brevi video, direttamente dall’oceano, avrà un impatto molto forte su quello che i fan potranno vedere, contenuti che fino alla scorsa edizione non era possibile condividere, per evitare ogni possibile forma di assistenza esterna ai team.
“Siamo felici di vedere le potenzialità dei nostri nuovi partner digitali, con un ampio margine di crescita del pubblico che potrà vedere di che cosa si parla quando si parla di Volvo Ocean Race,” ha detto Jordi Neves, Chief Digital Officer della Volvo Ocean Race. “Dare maggiore enfasi sui contenuti digitale è una scelta The new emphasis on digital content is a decision we made during the last che abbiamo fatto durante il ciclo precedente per dare al pubblico contenuti dalle barche, direttamente e senza filtri, per far capire cosa significhi navigare intorno al mondo per oltre 45.000 miglia in alcuni degli ambienti più ostili e duri del pianeta.”

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