Federazioni Italiane

I numeri di Deaflympics 2013


Certo non è che l’organizzazione della Deaflympic in corso di svolgimento a Sofia sia impeccabile, ma va anche sottolineato come la Bulgaria sia andata in soccorso del pianeta-sordi sostituendo la Grecia nell’allestimento dei ventiduesimi Giochi del silenzio. Dunque meritano un plauso i bulgari, pure se la popolazione locale si interroga da qualche giorno sulla presenta di 3200 sordi per le vie della capitale e non c’è pubblicità dell’evento per le strade, tutt’altra cosa rispetto all’edizione di quattro anni fa, quando a Taipei si organizzò quella che molti considerano come la migliore Deaflympic di sempre. Questi sono i Giochi della crisi economica. Quella che ha attanagliato il Paese ellenico costringendolo alla resa e quella che ha portato tale mister Ruda a una severa condanna da scontare in carcere per aver creato un ammanco di denaro – sottolineiamo un grosso ammanco di denaro – che costrinse alla soppressione dell’ultima Deaflympic della neve. Quella di due anni fa che doveva essere ospitata dalla Slovacchia. A Sofia l’Italia c’è, e pure con cognizione di causa. Ha conquistato quattro medaglie finora, due argenti e due bronzi, con due atleti: la bolzanina Telser nella cronometro di ciclismo e il solito Luca Germano (6 medaglie conquistate a Taiwan, quattro anni fa), forte al punto che per non farlo stravincere come Spitz e Phelps, stavolta gli hanno calendarizzato una gara attaccata all’altra, sfiorando il ridicolo organizzativo quando lo hanno costretto a disputare la finale dei 1500 metri un quarto d’ora dopo un’altra finale. A volte non tutte le ciambelle riescono col buco.

Previous post

Udinese calcio: con ICS verso il futuro Stadio Friuli

Next post

prova

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *