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I nuovi proprietari americani del Cesena FC a Forbes: “Il calcio italiano è sottovalutato rispetto ad altre leghe europee”

(di Emanuele de Laugier) – Lo scorso dicembre, Robert Lewis e John Aiello (nella foto in primo piano), proprietari della JRL Investment Partners LLC con sede a New York, hanno acquistato il 60% delle azioni del Cesena FC per 1.8 milioni di euro, secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Resto del Carlino”. Inoltre, l’accordo permetterà loro di acquisire il restante 40% delle quote nei prossimi 24 mesi.

Il Cesena è ora uno dei 12 club con proprietari Nord Americani insieme a Milan, Roma, Fiorentina, Genoa, Venezia, Bologna, Spezia, Pisa, Como, Spal e Campobasso, unica altra squadra di Serie C.

In un’intervista alla rivista Forbes, Lewis ed Aiello hanno parlato del perché, negli ultimi anni, gli investitori americani hanno mostrato un crescente interesse nei confronti dei club professionistici italiani di calcio.

“Se si guarda al valore dei club di calcio italiani in confronto a quello delle squadre degli altri campionati europei, in questo momento, direi che l’Italia è sottovalutata rispetto alle altre leghe considerando, in particolare, il potenziale, la storia e la fanbase”. Ha detto Aiello. “Credo che gli investitori americani stiano vedendo questa risorsa come un asset sottostimato”.

Una delle ragioni per cui Lewis ed Aiello vedono il calcio italiano come una risorsa sottovalutata, è perché credono che le squadre di calcio in Italia siano lontane dallo sfruttare al meglio la loro fanbase incredibilmente appassionata, a differenza di quello che accade negli Stati Uniti.

“Lo confrontiamo con la cultura sportiva americana, che è più coinvolta nell’intrattenimento dei tifosi che arrivano ore prima della partita e rimangono anche dopo”. Ha detto Lewis. “Se i fan hanno intenzione di pranzare da qualche parte prima della partita, dove cercheranno dell’intrattenimento, perché non farlo allo stadio?”.

Aumentare il coinvolgimento dei fan è uno dei loro obiettivi come nuovi proprietari del Cesena, hanno spiegato Lewis ed Aiello. Soprattutto perché, come rivelato dal sondaggio “The Stadium Experience” di Deloitte (società di consulenza), il coinvolgimento dei tifosi è la chiave per fidelizzarli, che a sua volta è responsabile dell’aumento, per una squadra di calcio, degli introiti provenienti dalla biglietteria e dagli acquisti allo stadio il giorno della partita. “Il coinvolgimento dei fan porta entrate, e quegli introiti aiutano a sostenere la solvibilità del club”.- ha aggiunto Lewis.

Un altro obiettivo dei nuovi proprietari del Cesena è di far crescere il marchio del club sia a livello nazionale sia a quello internazionale, utilizzando campagne sui social media, iniziative di marketing e vendita di merchandising. Inoltre, Lewis ed Aiello intendono stabilire un forte legame tra il Cesena e le accademie di calcio giovanile statunitensi, sfruttando il fatto che lo sport sta diventando sempre più popolare tra i giovani americani, anche grazie alla dimostrazione data da Christian Pulisic, giocatore del Chelsea FC, ovvero che i giocatori statunitensi possono raggiungere l’apice del calcio europeo.

Lewis ed Aiello vedono gli eventi, come i campi di calcio giovanili, come strumenti potenti per presentare al pubblico americano il nome del Cesena FC ed esportare gradualmente il marchio del club fuori dai confini italiani.
“Ci sono molte opportunità per far interessare i bambini più piccoli al marchio del Cesena attraverso eventi come i campi estivi”. Ha detto Aiello.

“Se un ragazzo, quando ha 10 anni, partecipa ad un campo estivo del Cesena, ci sarà una maggiore possibilità che continui a seguire la squadra crescendo, perché l’esperienza non è qualcosa che verrà facilmente dimenticata”.

Per quanto riguarda gli obiettivi sportivi, nonostante Lewis ed Aiello sottolineino l’importanza di fare un passo alla volta, non nascondono il loro sogno di vedere di nuovo il Cesena in Serie A, la cui ultima apparizione risale alla stagione 2014/15.

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Redazione

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