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I pirati del web “minano” il valore dei diritti tv del calcio

(di Marcel Vulpis*) – “I danni economici per i titolari dei diritti sportivi sono enormi ed ormai la pirateria audiovisiva si sta evolvendo in nuove modalità di fruizione dell’evento, soprattutto in occasione delle dirette. Vero e proprio nervo scoperto per i club professionistici ed i network televisivi”. Ha le idee molto chiare Alessio Butti (Fratelli d’Italia – nella foto sotto), firmatario del disegno di legge antipirateria. Il provvedimento, nel complesso, mira a tutelare il valore economico del calcio e dei diritti tv veicolati sulle diverse piattaforme (con continui attacchi da parte dei pirati del web).

Una immagine tratta dal web del deputato di Fratelli di Italia (FdI), Alessio Butti

“Il fenomeno della pirateria audiovisiva è contrastato solo in alcuni casi anche per la presenza di server fantasma in diversi Paesi stranieri. Il tutto aggravato dalla contaminazione della criminalità organizzata in molte di queste attività” ha dichiarato in esclusiva a Tuttosport il parlamentare lombardo.

E’ come fermare l’acqua dell’oceano a mani nude“, sottolineano alcuni esperti del settore . Un esercizio giuridico interessante per certi versi (utile soprattutto per la giurisprudenza prodotta), ma inefficace nel contrasto del fenomeno.

“Diventeremo l’acceleratore di un processo di trasformazione dell’attuale struttura normativa. La nostra intenzione è condividere al massimo questo intervento, perchè crediamo che possa essere sposato idealmente da tutte le forze politiche presenti in questa legislatura. Intendiamo, inoltre, presentare un report anche al sottosegretario di Stato (con delega allo sport) Giancarlo Giorgetti. Previsti infine una serie di incontri con i vertici del ministero dello Sviluppo Economico (MISE, nda) per le diverse competenze in materia” ha spiegato Butti.

“La proposta di legge è innovativa da diversi punti di vista. Introduce la possibilità di bloccare i siti illegali che trasmettono in diretta, senza aver acquisito ufficialmente i diritti delle gare”, ha sottolineato Marco Farina, avvocato penalista specializzato in diritto d’autore.

“Il provvedimento consente ad Agcom di intervenire in tempo reale. E’ una rivoluzione copernicana ed un’azione di contrasto che rischia di mettere in ginocchio concretamente il sistema dei siti abusivi. Oltre a ciò anche gli Internet service provider verranno corresponsabilizzati rispetto al tema. Ecco perchè è importante che il testo diventi legge in tempi brevi, dando vita ad una task force multidisciplinare con una forte attività di intelligence“.

Una voce fuori dal coro arriva da Andrea Monti, docente di diritto e legislazione sportiva all’Università di Chieti:”…Da una prima lettura c’è una sostanziale inapplicabilità del disegno di legge proposto da Butti. Sarebbe un’invasione di campo dell’Agcom nei poteri della magistratura. Non è in discussione il fatto che stia crescendo il numero dei siti abusivi. Ma se queste attività sono reati è la magistratura l’unico soggetto autorizzato ad intervenire in ambito investigativo (occupandosi tra l’altro dell’applicazione della pena). Se, invece, pur restando dei reati, queste attività illegali diventassero perseguibili “solo a querela”, il titolare dei diritti potrebbe scegliere tra due opzioni: o far intervenire la magistratura per i reati più gravi, o, per tutti gli altri casi, chiedere l’intervento dell’Agcom. E’ da ricordare, infine, che esiste una “riserva” di legge per assicurare il rispetto della norma di natura costituzionale sui poteri dei giudici. Aspetto da non sottovalutare per il buon esito del percorso legislativo”. (fonte: Tuttosport – speciale Sport Business)

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Marcel Vulpis

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