I San Diego Chargers tornano a Los Angeles
I San Diego Chargers tornano a Los Angeles, oltre 50 anni dopo il loro trasferimento nel 1961. La decisione è stata annunciata dal presidente e proprietario Dean Spanos ed è stata notificata dal commissario della National Football League (NFL), Roger Goodell, e dai proprietari delle altre squadre, in attesa che si concluda la costruzione del nuovo stadio a Inglewood, che costerà 2,6 miliardi di dollari, la cui inaugurazione è in programma nel 2019.
Fondata nel 1960 con il nome di Los Angeles Chargers, nel 1961 si spostò a San Diego, cambiando denominazione in San Diego Chargers. Fino alla fine dei lavori di costruzione del nuovo stadio la squadra giocherà allo stadio Stub Hub Center di Carson, che ha una capienza pari a 30 mila spettatori.
Il trasferimento costerà a Spanos ben 550 milioni di dollari nei prossimi 10 anni, visto che il presidente dei San Diego Chargers ha rifiutato la possibilità di estendere ancora il pagamento, aumentando di altri 100 milioni di dollari l’esborso totale. Inoltre, i Chargers hanno dovuto pagare 12 milioni di dollari per porre fine al loro precedente accordo di locazione al Qualcomm Stadium di San Diego e dovranno spostare il loro centro di allenamento nella Contea di Orange, prima che scada il contratto il 1 luglio 2017.
Questo è solo l’ultimo capitolo di una lunghissima telenovela per il San Diego Chargers, che da anni era alla ricerca di sovvenzioni pubbliche per sostituire l’antiquato Qualcomm Stadium, aperto nel lontano 1967. Infatti, nel mese di novembre 2016 la città di San Diego aveva votato contro la proposta di un finanziamento pubblico pari a 1,8 miliardi di euro per un nuovo impianto nel centro della città, obbligando Spanos a guardarsi attorno alla ricerca di alternativa e di una decisione definitiva, prima della scadenza data dalla NFL, stabilita entro il 17 gennaio.
Rifiutata la prima proposta di unirsi agli Oakland Riders a Las Vegas, la NFL ha quindi approvato i termini di un accordo di locazione tra il San Diego Chargers e il Los Angeles Rams, già precedentemente spostatasi, facendo di Los Angeles la seconda città degli Stati Uniti d’America ad avere due squadre di football americano dopo New York. Le due squadre avranno una gestione congiunta della quota dello stadio, compresa la pubblicità, l’ospitalità e la denominazione dei diritti di reddito di sponsorizzazione. (ha collaborato Benito Letizia)
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