Il business commerciale del NUFC. Problemi in arrivo per gli sponsor del betting
Con un fatturato di poco superiore a 180 milioni di euro e una perdita pari a 63 milioni (a causa, soprattutto, dell’emergenza sanitaria) il Newcastle United Footbbal Club (NUFC) si pone fuori dalle prime 30 posizionidella “Football Money League” 2021, annuale report della divisione “sport” di Deloitte (società di consulenza in ambito aziendale).
Un dato sicuramente poco lusinghiero per i bianconeri britannici, che, già da alcuni anni, stanno cercando di tornare, senza riuscirvi, allo splendore di un tempo. E il livello raggiunto, in termini di business, prima dell’ingresso degli investitori sauditi, non permetteva certamente di sognare in grande. Oltre a ciò il numero di aziende (ben 24) della “galassia” Newcastle United impone una profonda riorganizzazione aziendale in modo da ridurre drasticamente i costi.
In questa stagione il NUFC è sponsorizzato da 12 realtà partner. La più importante è Fun88, azienda asiatica di scommesse sportive, che investirà 5 milioni di euro, sulla maglia prodotta dalla Castore (giovane marchio inglese di abbigliamento sportivo).
Tra le novità l’ingresso di Kayak (motore di ricerca dedicato ai viaggi gestito da Kayak Software Corp. – nella foto in primo piano) per un budget annuo superiore ai 5 milioni di euro. Ha sostituito il brand Icm.com, sito online della società di intermediazione finanziaria IC Markets. L’ingresso della realtà statunitense è finalizzata all’espansione internazionale e la presenza in Premiership è una opportunità di visibilità, soprattutto in quei mercati (come l’Asia) dove il prodotto calcio britannico è particolarmente richiesto dai tifosi.
I partner commerciali del NUFC
I bianconeri sono sponsorizzati anche da Astropay sistema di pagamenti/trasferimento denaro diffuso in America Latina e Africa. Significativa anche la presenza (non esclusiva) di altri due betting partner (Bet365 e BoyleSports), oltre a marchi molto popolari, nel football UK, come la birra Carling (per anni title sponsor del campionato di prima divisione). Completano il parterre Sports Direct (catena di negozi di abbigliamento e calzature sportive), Perfect Image (soluzioni IT), Tomket (pneumatici), Pulman (rete di concessionari auto plurimarche) ed eToro (piattaforma di trading online).
Problemi per il mercato betting
Secondo quanto riportano i quotidiani britannici proprio l’area delle sponsorizzazioni sarà al centro di un totale rinnovamento dopo la cessione del club. Così come è successo nel caso del Manchester City (la compagnia emiratina Etihad airways firma lo stadio ed è il main partner di maglia), è in programma l’arrivo di diversi marchi dell’economia saudita (a partire dalle più importanti compagnie pubbliche del comparto petrolifero). C’è poi una criticità commerciale che dovrà essere superata dai nuovi proprietari del club. Il mondo arabo vieta, secondo i dettami della legge islamica, il mercato delle scommesse sportive. I tre marchi a sostegno del progetto NUFC in questa stagione (Fun88, Bet365 e BoyleSports) non potranno più legarsi all’immagine della squadra (diventerà necessario sostituirli con nuove realtà, provenienti da altri segmenti commerciali).
I progetti di sviluppo dei sauditi
Nel frattempo l’azionista Amanda Staveley (in rappresentanza di PCP Capital Partners) ha assicurato che il club si trasformerà, in pochi anni, in una potenza del calcio mondiale: “Investiremo molto, ma sarà essenziale farlo nei limiti delle regole sulla sostenibilità stabilite dalla Premier League. Dovremo anche attenerci alle regole del fair play finanziario, ma chiaramente investiremo il più possibile…Non lo faremo solo in calciatori, ma a 360 gradi (centro sportivo, stadio, marketing e merchandising, nda)”.
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