I grandi risultati ottenuti dalla Nazionale italiana di Calcio a 5(campione d’Europa nel 2003 e in semifinale ai Mondiali in corso a Taipei) possono considerarsi la felice conseguenza dello sviluppo che ha avuto questo sport negli ultimi anni.

Secondo quanto riportato da TGCOM.IT il Calcio a 5 ha avuto un boom di tesserati da fare invidia al calcio.
Nel 1985  i tesserati erano poco più di 5 mila, ora a distanza di 20 anni sono diventati 68 mila.

Un altro dato inequivocabile è quello che riguarda le società con attività regionale e nazionale: dalle 750 del 1992/93 si è passati alle 2298 del 2003/04. Anche l’attività giovanile ha subito un notevole incremento: negli ultimi 3 anni le squadre Under 21 sono
passate da 181 a 204, mentre quelle juniores da 130 a 168.

Un po’ in controdendenza, invece, i dati che riguardano l’attività femminile: dopo aver toccato un picco di 270 società nel 2000/01, c’è stata una flessione fino a 220 nel 2002/03, prima di risalire a 250 nel 2003/04.

Secondo lo studio pubblicato su TgCom.it sarebbero oltre 3,5 milioni i praticanti che abbracciano la pratica
amatoriale. I campi da gioco sono in materiale sintetico, molto più redditizi per i gestori, poiché hanno un costo di gestione meno elevato.

Un pò di storia adesso. Il primo torneo è datato 1965 (la Coppa dei Canottieri ideata dal Circolo Canottieri Lazio) grazie alle intuizioni di Gustavo Valiani. Il calcio a 5 nel 1978 vede nascere il primo tentativo federale: la Federcalcetto, che però rimane in vita per poco tempo. Poi fu la volta della Fict (Federazione Italiana Calcetto) da cui derivò, in seguito ad una scissione interna, la Lic (Lega Italiana Calcetto).

Dal 1978 al 1983 si giocarono così due campionati, fino al dicembre 1983 quando si concretizzò l’ingresso della disciplina all’interno della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio).
In corrispondenza con l’ingresso in Figc prese il via il primo campionato nella stagione 1983/84. Con la prima Assemblea Nazionale delle società di calcio a cinque, datata 5 novembre 1989, si sancisce la delega della gestione alla Lega Nazionale Dilettanti con la creazione della Divisione Calcio a Cinque.