Il calcio scozzese (SPFL) non segue la Premiership inglese sul tema del divieto del betting
(di Lorenzo Vulpis) – Il Regno Unito chiude agli investimenti del betting, soprattutto se pubblicizzati su Led (bordocampo) e maglie da calcio (nel ruolo appunto di jersey sponsor). Il provvedimento, votato, di recente, all’unanimità, dal board della English Premier League (EPL), in accordo con il Dipartimento della Cultura, Media e Sport (DCMS), entrerà in vigore non prima però della stagione sportiva 2025/26. Ci vorranno 3 anni perchè diventi realmente operativo. L’obiettivo primario è, come in tutti i provvedimenti restrittivi in materia, salvaguardare le fasce più fragili della popolazione interessate dal gioco d’azzardo patologico.
I club della prima divisione del calcio UK nel frattempo, dovranno onorare i contratti già in essere senza dover incorrere in penali e contestazioni legali.
Sono otto, nella stagione in corso, i club di Premier League, legati a marchi di scommesse sportive: parliamo nello specifico di Bournemouth, Brentford, Everton, Fulham, Leeds, Newcastle, Southampton e West Ham United FC. Si tratta di investimenti globali stimati in 70 milioni di euro (su base annua) e ben visibili sulle casacche di gioco.
Nel frattempo un’altra Lega del Regno Unito, la SPFL (l’acronimo sta per “Scottish Professional Football League”), ha ufficializzato che non seguirà la strada intrapresa dalla EPL. per ragioni squisitamente economiche. I club della massima serie scozzese non vogliono, ma soprattutto non possono rinunciare agli introiti sponsorizzativi del betting. Le sponsorizzazioni, collegate a realtà operanti nel mondo del gambling, costituiscono infatti una parte sostanziale del bilancio annuale. Senza questa tipologia di introiti infatti rischierebbero di chiudere la stagione calcistica in “rosso” (a differenza infatti della EPL, nel calcio scozzese il livello dei diritti tv non è così significativo a livello economico). Risorse come biglietteria e sponsorizzazioni/pubblicità allo stadio continuano ad essere le voci di entrata principali di sostentamento.
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