IL CASO DOMINA VACANZE-BLUE SEA SERVICE.
I rumors del divorzio tra Domina Vacanze e Blue Sea Service (società finanziaria gestrice della scuderia ciclistica “Cycling team”) erano nell’aria già da diversi mesi, ma prima di giovedì scorso nulla era stato ancora ufficializzato dalle parti in causa. Giovedì 7 ottobre, invece, è arrivato il primo “j’accuse”. Vincenzo Santoni, team manager della scuderia guidata da Mario Cipollini, non ha avuto più remore ed ha denunciato il mancato rispetto dei termini contrattuali da parte di Domina Vacanze (main sponsor del gruppo marchigiano). Un buco, secondo la tesi della Blue Sea Service, non inferiore a 1,45 mln di euro. La sponsorship, infatti, prevedeva il pagamento di 208 mila euro al mese per 12 mesi (circa 2,5 mln di euro complessivi a copertura del 50% del budget stagionale). Nella stessa giornata lo spender lombardo ha professato la propria buona fede, attraverso un comunicato stampa ufficiale da noi riportato integralmente. La Domina Vacanze ha confermato di aver sciolto il contratto (in scadenza il prossimo 31 dicembre 2004), ma nel rispetto dell’opzione prevista all’interno dell’accordo. Alla base di tutto non sarebbe stato apprezzato il “clima interno” alla squadra, in netto contrasto con l’immagine e il buon nome del brand lombardo. In questo ideale “botta e risposta” ecco quanto afferma Santoni (Blue Sea Service) a SportEconomy.it:“Non c’erano ragioni per sciogliere anticipatamente il contratto. L’unica via di fuga era uno scandalo doping, ma nessuno dei miei atleti è stato mai accusato di utilizzare sostanze proibite. Il rapporto è stato chiuso senza procedere al pagamento delle tranche economiche residue. Oltre a ciò lo stesso soggetto (Domina Vacanze, ndr) sarà sponsor, a partire dal 2005, di una nostra squadra concorrente”. Adesso la questione BSS-Domina Vacanze finirà sul tavolo del Tribunale Arbitrato Sportivo di Ginevra (sotto l’egida dell’Uci) ed è prevista anche una causa civile per danni presso il Foro di Milano. “Nei mesi scorsi”, spiega a Sporteconomy.it Vincenzo Santoni, “ho pagato 15 mila euro per l’iscrizione al Pro Tour (la nuova serie A delle due ruote) ed oggi mi ritrovo, invece, in un circuito alternativo (la Professional Continental) con ingaggi pluriennali pagati pensando di poter contare su Domina Vacanze. Il danno economico è ingente”. Adesso la Cycling team dovrà sperare negli “inviti” degli organizzatori del Giro d’Italia, del Tour de France e Vuelta per poter accedere al gotha del ciclismo. Altrimenti dovrà attendere una nuova interminabile stagione (magari partendo da un gruppo di giovani promesse) prima di tornare nell’Olimpo del ciclismo. Nel frattempo c’è da risolvere anche la gestione del contratto di Mario Cipollini. L’atleta della scuderia marchigiana pur legato personalmente a Santoni vorrebbe chiudere la carriera in una squadra Pro Tour. Secondo quanto risulta a Sporteconomy.it questa è una strada praticabile, ma il campione toscano non potrà assolutamente firmare con il nuovo team sponsorizzato da Domina Vacanze (ovvero l’ex scuderia De Nardi di Stanga).
I PARAMETRI DEL CONTRATTO (STAGIONE 2003)
Investimento Sponsorship: 900.000 euro + tabella “premi”*
*numero 15 vittorie a partire dalla categoria 1.3 e 2.3 comprese tappe Giri – 20 vittorie: Euro 500.000; 25 vittorie: Euro 700.000; 30 vittorie: Euro 1.000.000.
Investimento Marketing e Comunicazione: 1.500.000.
TERMINI CONTRATTUALI:
Presenza logo Domina Vacanze su: abbigliamento, mezzi, materiale di comunicazione (poster, carotline, leaflet, brochure), sito internet;
Utilizzo immagine team (fotografie, filmati, conferenze, interviste);
Utilizzo immagine Mario Cipollini (fotografie, filmati, conferenze, interviste);
10 gettoni di presenza Squadra;
5 gettoni di presenza Cipollini;
Possibilità di utilizzo dei mezzi della squadra anche fuori da eventi legati al Mondo del ciclismo.
RISOLUZIONE DEL CONTRATTO:
Componenti del team positivi all’antidoping (anche non agonisti);
mancata attività agonistica Mario Cipollini (con assicurazione contro gli infortuni di Cipollini a favore di Domina)
garanzia di partecipazione al Tour de France (con eventuale penale di Euro 50.000) –
Penale che nel 2003 è stata detratta dal valore del contratto (900 mila euro) + premi (16 vittorie per 300 mila euro).
10/10/2004 ore 23.05
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