Il Centenario del CONI, grande momento celebrativo dello sport italiano
Benedetta Rizzo, la mano operatrice di questo evento, fa eco alle parole del Presidente Malagò, spiegando anche ai lettori di SpoomeWriter, come si svolgerà l’evento nella sua totalità: “Abbiamo il Game Open l’8 giugno, i grandi atleti passeranno da esso. Sono tutte medaglie d’oro olimpiche. Saranno aperti gli impianti del Foro Italico alla città, per la prima volta, e si svolgeranno, per tutta la giornata, tantissime iniziative: dai paracadutisti, ai tornei, fino ai simulatori di volo, con il velivolo delle Frecce Tricolori. Sarà allestita un’area organizzata dalla Kinder per i bambini. Il 9 ci sarà invece, il momento istituzionale, il clou della manifestazione, con la cerimonia di apertura, durante la quale interverrà il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, insieme a tutte le istituzioni politiche. Martedì sera, fortemente voluto dalla Rai, ci sarà il Night Show, dove interverranno tutti i 150 medagliati d’oro, insieme a tanti artisti e cantanti. Presenterà Paolo Bonolis”.
Giovanni Malagò ci tiene particolarmente a sottolineare il ruolo dei suoi campioni all’interno della storia del Centenario del Coni, tra i quali, spiccano quelli che hanno vinto il Premio Giulio Onesti ed eletti da particolari giurie, come atleti del secolo tricolore: “Abbiamo lanciato un concorso, qualcuno lo può chiamare anche “L’atleta del Centenario”. La votazione è stata fatta tramite le testate giornalistiche italiane e i siti web, per il 40% del panel delle votazioni, come la Gazzetta ed il Corriere dello Sport, assieme a Tuttosport. Oltre a loro, hanno partecipato anche RaiSport e SkySport. Il 60% delle preferenze invece, con le indicazioni e motivazioni, sono arrivate da parte degli atleti che hanno vinto la medaglia d’oro. Il 5 giugno, è stato fatto lo scrutinio finale e mi fa piacere annunciarvi i nomi: Alberto Tomba che ha avuto il merito di aver fatto diventare lo sci, uno sport popolare quasi come il calcio e Sara Simeoni, l’atleta donna del Centenario, un’icona più unica che rara. In questo caso, c’è stato un corpo a corpo pazzesco con Valentina Vezzali e Federica Pellegrini”.
Chi di noi non può sobbalzare sulla sedia, al suono di questi grandi e imponenti nomi? Ci vengono in mente le loro gesta sportive: in pedana, sul saccone, in piscina e sul pendio di una montagna. Ogni loro movimento è stato un passo della storia dello sport italiano e di quella di ognuno di noi. In questo caso, il libro celebrativo del Coni, incornicia queste stesse immagini: “Una primizia, il libro del Centenario. Bellissimo. 100 immagini fotografiche, simbolo della storia del Comitato Olimpico Italiano, più 6 che riguardano il mondo dello sport Paralimpico. È uno spettacolo, diventerà un volume di culto. Danilo di Tommaso mi ha consegnato la prima copia. Il direttore editoriale è stato Roberto Fabbricini”. Mentre ne parla, Giovanni Malagò è particolarmente emozionato e lo mostra con fierezza ai presenti della conferenza stampa.
Tutta la città sarà abbellita in occasione di questi 100 anni sportivi, partendo dallo stesso Foro Italico, fino a giungere al lungotevere: “Tutto il lungotevere sarà allestito con delle bandiere fatte da 100 artisti, tra i quali sottolineiamo l’opera del maestro Michelangelo Pistoletto, insieme ad artisti giovani. Vi sarà anche una sonorizzazione pensata per i ragazzi, con musica elettronica, realizzata da Donato Dozi, con durata di una settimana, dello stesso Ponte della Musica, live dalle 6 alle 8 di sera”.
Ci aggiunge questa chicca in anteprima, Benedetta Rizzo, continuando a sottolineare il fatto che saranno tuttavia le nuove generazioni, le destinatarie dell’evento, in particolare quello dell’8 giugno: “Tutto il Game Open è pensato per i ragazzi, possono naturalmente partecipare anche gli adulti, ma è stato pensato per i bambini e i ragazzi. Si svolge in tutta Italia, perché sarà la giornata nazionale dello sport”. Quando le chiediamo se questa iniziativa secolare, avrà un seguito anche per i prossimi mesi, l’organizzatrice del Centenario ci risponde: “Probabilmente faremo anche dei progetti dopo. Ci saranno delle attività che partiranno da settembre in tutto il territorio nazionale, soprattutto nelle aree più depresse del Paese, che coinvolgono i ragazzi e le scuole”.
Il tema dell’istruzione e della cultura sportiva, sui banchi di scuola, è pensiero sicuramente del Coni, come lo stesso presidente Malagò racconta ai lettori di SpoomeWriter: “Sono tantissimi i giovani che praticano lo sport nel nostro Paese, dobbiamo scuotere le coscienze, entrare nella scuola. Con il Governo da settembre dobbiamo necessariamente fare un cambio di passo. Parte tutto da lì, sia a livello culturale che a livello fisico. Non è la mission del Coni, ma non può che diventarlo, perché senza di quello, non solo diventa tutto più difficile, ma diventa quasi impossibile”.
Molti di noi hanno assistito all’elezione dell’imprenditore e brillante manager romano, quasi un anno fa. Ricordiamo tutti la sua esultanza, come fosse stato un atleta in quel momento, che aveva raggiunto il suo traguardo sportivo. Glielo chiediamo allora al presidente e all’appassionato di sport, come vive questo Centenario: “Sono una persona fortunata e ho il privilegio di essere presidente in questo momento storico, ma in realtà, non è solo un grande onore, ma anche un grande onere. Devo dire semplicemente grazie a chi è venuto prima di me, soprattutto agli atleti e alle atlete che sono gli unici veri protagonisti di tutta questa storia. Una bella pagina pulita e positiva dello sport, ma mi sento di dire di tutto il Paese”.
Le sue parole non possono che riportarci ai fatti scandalosi sia del Mose di Venezia che dell’Expo del 2015, del quale, in sede di conferenza, Malagò descrive le potenzialità economiche e turistiche, anche legate agli eventi sportivi: “A noi interessa la parte buona dell’Expo. Il motivo è molto semplice: saranno circa 15 milioni le persone che dal 1 maggio fino al 31 ottobre, andranno a Milano. Noi organizzeremo i Mondiali di Canoa, quelli di Sci Nautico, come i Giovanili di Rugby, insieme agli Europei di Pallavolo. In questo caso, un turista cinese, ad esempio, che viene a visitare l’Expo ed è a conoscenza del fatto che ci sia anche un evento sportivo, sicuramente non potrà che partecipare sia all’uno che all’altro”.
Durante l’incontro con la stampa, è stato anche presentato un bellissimo dvd, in piccoli frame, scritto dal giornalista della Rai, Sandro Fioravanti, in uscita il 9 giugno con la Gazzetta dello Sport, chiamato “100 anni di emozioni azzurre. Il Centenario del Coni”. In questo evento secolare, celebrato con iniziative dal forte connubio tra divertimento, sport e cultura, lo scopo sarà quello di far integrare insieme gli atleti, i cittadini, gli artisti e i rappresentanti, sia del mondo dello sport che quello delle istituzioni. Con apertura verso le nuove vie di comunicazione, il Coni stesso ha lanciato uno speciale link collegato al suo sito principale, dedicato al Centenario, dove si possono trovare e in dettaglio, tutti gli appuntamenti che si svolgeranno dall’8 al 10 giugno. In tutto questo, è solo il cuore di un atleta che pulsa ancora vivo e appassionato e non possiamo che ricordare i grandi nomi che echeggeranno fieri, in questa prima celebrazione secolare, alla quale parteciperà anche il Presidente del Cio, Thomas Bach, nella giornata di lunedì 9, insieme alle delegazioni straniere, sia dello stesso Comitato Olimpico Internazionale che delle Federazioni, di tutto il mondo ed è lo stesso Giovanni Malagò che a nostra precisa domanda, ci apre la strada verso di loro: “Mi sono rimasti in mente soprattutto i 200 metri di Pietro Mennea a Mosca, quando ha conquistato la medaglia d’oro e quelli di Federica Pellegrini in vasca, nello stile libero, a Pechino, dove ha vinto il suo oro olimpico”. Ce ne sono tantissimi altri accanto a loro che meritano la nostra citazione: da quelli storici, i primi che hanno segnato la storia dello sport italiano, come Ondina Valla nell’atletica, Dullio Loi nei superleggeri, il grande Dorando Pietri, che fu il primo maratona italiano a partecipare ad una competizione olimpica, Eugenio Monti, vincitore di 6 medaglie olimpiche nel bob a due, come nello slittino, tanti anni più tardi, avverrà per Armin Zoeggeler, i leggendari fratelli Raimondo e Piero d’Inzeo nell’equitazione, Antonio Maspes che vinse 7 titoli mondiali nel mondo degli sprinter. Più recenti e vicini a noi, molti attuali, sono tra quelli in cui ricordiamo la grande Valentina Vezzali, vincitrice di 6 ori olimpici nel fioretto, come gli stessi fratelli Giuseppe e Agostino Abbagnale che conquistarono i Giochi di Seul nel canottaggio. Ancora raccontiamo del Signore degli Anelli, Jury Chechi, come Igor Cassina ad Atene, dove portò il suo speciale movimento e vinse l’oro. Allo stesso modo, citiamo anche la indistruttibile e sempre vincente Josefa Idem nella canoa, accanto alla dolcissima Giulia Quintavalle, la prima donna italiana ad ottenere un oro olimpico nel judo. Per lei accadde a Pechino, nel 2008, come anche accadde a Rosalba Forciniti a Londra, quando riportò a casa, un bellissimo bronzo.
Sono molti i campioni italiani che lungo la storia dello sport azzurro hanno saputo diffondere i valori del nostro Paese e portare in alto, soprattutto il loro amore per la propria disciplina sportiva. Tra di essi ricordiamo anche il mondo del karate tricolore che da sempre, come ultimamente, sa dare grandi soddisfazioni all’intero sistema: Luigi Busà appena tornato da Tampere con il terzo titolo europeo in tasca, dopo aver ottenuto a Parigi nel 2012 quello mondiale. Accanto a lui, troviamo i veterani storici e pilastri di questa disciplina, campioni mondiali come Luigi: Stefano Maniscalco, Salvatore Loria, Davide Benetello e Luca Valdesi. Negli sport da combattimento, citiamo anche Carlo Molfetta che conquistò un oro storico alle Olimpiadi di Londra 2012 nel taekwondo. Anche il mondo della pallanuoto ha scritto pagine memorabili, grazie al mitico Settebello, che sin dal 1960, ha saputo conquistare traguardi importanti. Da quell’oro olimpico romano, il secondo dopo quello del 1948, giunse anche quello spagnolo del 1992 a Barcellona, grazie alla mitica compagine guidata da Ratko Rudic e capitanata da Sandro Campagna, oggi c.t. della stessa Nazionale campione del mondo e vice campionessa olimpica. Nello sci, accanto al vincitore del Premio Giulio Onesti, del primo Centenario del Coni, Alberto Tomba, ricordiamo anche Stefania Belmondo, Manuela Di Centa, Debora Compagnoni, Pietro Piller Cottler, Christof Innerhofer e Arianna Fontana, tutti tornati medagliati dalla loro esperienza olimpica.
Lo sport è un dono per tutti noi, perché si fa dono nei cuori degli atleti che hanno il talento e l’amore di mostrarlo. Questo Centenario sarà sicuramente una buona occasione per riscoprire la curiosità e la passione verso un mezzo e uno strumento che ha grandissime capacità di cambiare il mondo in cui viviamo e molto di azzurro, adesso nel mondo esiste, anche grazie ai nostri meravigliosi atleti. Evviva lo sport italiano e buon Centenario a tutti!
“Il Centenario è un momento importantissimo per il Coni ma soprattutto per gli atleti, quelli che hanno vinto le medaglie d’oro. Quelli che il Coni ha supportato e coadiuvato : le grandi imprese e i grandi atleti”. La lettura della giornata “GameOpen” organizzata all’interno del complesso del Foro Italico per celebrare i primi 100 anni della casa dello sport tricolore in un articolo della blogger Alessandra Giorgi.
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