Il Covid mette in ginocchio “CocaCola”: il gigante di Atlanta dice addio a 200 marchi del portfolio
(di Marco D’Avenia) – La “CocaCola” starebbe pensando di tagliare il proprio portfolio, che conta attualmente più di 500 brand in tutto il mondo. La decisione potrebbe arrivare a giorni e vedrebbe il “gigante” di Atlanta da 38 miliardi di dollari l’anno in ginocchio, costrettoad effettuare tagli nella propria offerta commerciale, eliminando circa 200 marchi dalla sua gamma.
La notizia, riportata da “Around the Rings“, riferisce che la CocaCola (sponsor olimpico dal 1928) sarebbe pronta ad eliminare i marchi “Zico” (azienda che produce acqua di cocco), “Tab” (cola dietetica dal 1963) e “Odwalla” (affiliata californiana disucchi di frutta e snack). Questi ultimi sono gli indiziati principali a scomparire, a fronte di una policy commerciale di “CocaCola” chevorrebbe concentrarsi sui brand più forti, tagliando i rami inoperosi. James Quincey, CEO della multinazionale, avrebbe affermato che i tagli di “CocaCola” potrebbero toccare altri brand relativi alla cosiddetta “hydration”, come ad esempio “Dasani”, “Smart Water” (entrambe nel settore dell’acqua potabile) e “Powerade”, noto brand di bevande performanti in ambito sportivo.
La decisione sarebbe maturata nell’ambito della presentazione del bilancio relativo al terzo trimestre del 2020, nel quale CocaCola avrebbe perso il 9%. Tutta colpa del Covid e della chiusura dei ristoranti di praticamente tutta Europa che hanno fatto crollare la domanda dei prodotti CocaCola. È anche vero, però, che metà dei cosiddetti marchi “minori” appartenenti alla multinazionale americana fruttano all’azienda solo il 2% degli introiti, segno di una differenziazione forse eccessiva perseguita negli anni passati.
In Italia il brand americano ha stretto una partnership con la Lega calcio Serie A, proprio negli ultimi mesi arrivando a sponsorizzare una serie di eventi, tra cui la finale di Supercoppa italiana (quest’anno vinta dalla S.S.C. Napoli di Aurelio De Laurentiis).
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