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Il Fair Play Finanziario ai tempi della crisi del calcio. Parla Karl-Heinz Rummenigge ceo del Bayern Monaco.

Spero che il calcio tedesco mostri che c’è un’alternativa ai club che spendono più soldi di quelli che guadagnano, e per questo consideriamo l’iniziativa del ‘Fair Play Finanziario, lanciata dalla Uefa come una parte vitale per garantire il futuro del calcio. Il fatto che il Bayern abbia raggiunto la semifinale della Champions League per quattro volte negli ultimi quattro anni, abbia vinto nel 2013 in una finale tutta tedesca con il Borussia Dortmund, è un messaggio chiaro. E non va dimenticato che la Germania ha vinto la Coppa del Mondo del 2014″. A parlare è Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato ed indimenticato del Bayern Monaco, nonchè presidente dell’ ECA, European Club Association, sul fair-play finanziario, in un’intervista alla agenzia cinese Xinhua. “Dopo una fase di implementazione durata tre anni, ora da luglio scorso si fa sul serio. Il presidente dell’Uefa Michel Platini vuole vedere la sua creatura crescere e camminare. Alcuni club già sono stati puniti, non essendo riusciti a rispettare le regole imposte. Noi sosteniamo pienamente le misure. Se si guarda il calcio in Europa, il 65% dei club perde ancora soldi. La struttura attuale nel calcio non è sana. Quindi dobbiamo vedere da vicino come le cose si sviluppano. Il messaggio fondamentale che sta dietro l’iniziativa di Platini è spendere solo quanto si guadagna. Quello che vediamo spesso è un comportamento irrazionale. Due club importanti come Paris Saint Germain e Manchester City, sono tra i club sanzionati. Le squadre di calcio europee non possono più fraintendere i segnali della Uefa. Tutti, e tra questi anche il PSG e gli altri club, vedranno che potranno beneficiare dei questo sistema. Il calcio non può andare avanti così, lo si sta distruggendo”.Fair Play Finanziario, gioia e dolore dei top club europei, obbligati da quest’anno, a torto o a ragione, a trovare un punto di equilibrio tra costi e ricavi.

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Marcel Vulpis

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