Il fair play finanziario nel calcio e’ ancora un miraggio
E cioè che si estinguessero i debiti delle società di
calcio, per guidarle ad una sorta di sostentamento economico automatico.
Diverse società hanno
dovuto indebitarsi di cifre rilevanti per acquistare cartellini di giocatori
costosissimi per soddisfare la tifoseria e per assicurarsi trionfi nazionali ed
internazionali. D’altronde il calcio internazionale è dominati
da questi grandi magnati, come Roman Abramovic, l’arabo Khaldoon Al Mubarak e Nassere Ghanim
Al-Khelaifi. L’Italia,
invece, é ancora
lontana da queste realtà, potremmo dire che da questo punto di vista non è competitiva.
Piccoli passi sono stati fatti solo dall’Inter con l’indonesiano Erick Thohir e dalla Roma con la cordata di imprenditori guidati dall’americano
James Pallotta. Tuttavia, le società pensano ad una soluzione nel poter rientrare di
operazione consistenti. E si è visto nello stadio di proprietà una delle soluzioni, ritenendo che possa essere
una grande fonte di ricavi. Il Fair Play Finanziario, introdotto dal Comitato Esecutivo UEFA nel 2009, non sembrerebbe finora avere riportato gli effetti sperati.
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