Il futuro dell’Inter passa per la ristrutturazione dei debiti. Maxi rata da 184 mln nel 2019
“Suning, proprietaria del club nerazzurro, deve accorciare il gap con gli altri club e cercare di tornare prima possibile in Champions, ma resta il tema FPF”.
Il giornalista Marcel Vulpis, direttore dell’agenzia “SportEconomy.it”, sostiene che l’Inter dovrà trovare entrate extra a livello finanziario, oltre a quelle già trovate da Suning, perché l’UEFA potrebbe non farle valere ai fini del fair play finanziario. Queste le sue parole tratte dal programma di Rai Sport1 + “Zona 11 PM” (condotto dal giornalista sportivo Paolo Paganini).
«È vero che l’Inter deve prendere dei giocatori di qualità, al di là del numero; è vero che Suning deve assolutamente cercare di accorciare i tempi, anche perché non può rimanere in questa posizione dove non è né carne né pesce, non può stare troppi anni fuori dalla Champions League. Nel 2018 c’è la possibilità di creare un gruppo un po’ più folto di squadre italiane, quindi già quello dovrebbe aiutare Inter e Milan ad avvicinarsi all’obiettivo. Resta, però, sempre il tema del fair play finanziario. Le sponsorizzazioni di gruppo (come è successo per il centro di allenamento della Pinetina, nda) non sono ben viste dagli ispettori del FPF. Potrebbe arrivare la richiesta di maggiore documentazione, perché non piace molto all’UEFA che arrivino dallo stesso gruppo (proprietario del club). Secondo me arriveranno sicuramente altri investimenti. Nel 2019 c’è la questione della maxi-rata da pagare (da 184 milioni di euro) a Goldman Sachs per la ristrutturazione del debito. Ad oggi la situazione è diversa: l’Inter infatti dal 2015 paga rate trimestrali da 3 milioni di euro, assolutamente gestibili sotto il profilo finanziario, ma tra 2 anni sarà molto più difficile sostenere questa rata “monstre”» – ha proseguito il direttore dell’agenzia giornalistica.
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