(di Carmelo Pennisi)* – L’accordo dal valore di 10 miliardi di dollari portato a casa dal presidente dell’Esecutivo, Giorgia Meloni, nel suo incontro con Mohammed Bin Salman (principe ereditario del Regno dell’Arabia Saudita), apre una nuova stagione dell’Italia in Medio Oriente. Le questioni economiche tra Stati, sono sovente figlie di gestazioni geopolitiche importanti. Non c’era mai stato un accordo economico di questo genere tra un Paese arabo e l’Italia. In genere gli arabi ci hanno sempre riservato le briciole dei loro immensi forzieri. La crisi economica perdurante in Europa, con Germania e Francia in evidente difficoltà, e i rapporti privilegiati instaurati con il nuovo corso della “Casa Bianca”, forse stanno cambiando alcune cose nello scacchiere europeo. Nel calcio italiano, per esempio, potrebbero aprirsi nuove prospettive, come nei settori produttivi veri e non la solita elegia suicida sul turismo. Continua, pertanto, il buon lavoro del premier Giorgia Meloni a livello internazionale. Accordi come questo con Bin Salman non sono la politica da “Caritas” perseguita da chi l’ha preceduta nelle esperienze passate, possono essere finalmente veri acceleratori di Pil. Pazienza se alcuni detrattori non lo vorranno vedere o ancor più accettare in cuor loro. L’importante è che lo veda il Paese, quello “reale”.

• giornalista e scrittore