Il ManCity sta costruendo il primo stadio di calcio nel metaverso. Collaborazione strategica con Sony
(di Emanuele de Laugier) – I campioni in carica della English Premier League del Manchester City hanno annunciato una partnership globale triennale con il conglomerato giapponese della Sony Corporation per sviluppare nuove esperienze digitali per i fan. Al centro del progetto c’è la creazione del primo stadio di calcio virtuale nel metaverso.
Il metaverso è un mondo di realtà virtuale che si può esplorare con il proprio avatar digitale. In questo spazio virtuale gli utenti potranno svolgere molte delle attività della vita “reale” (lavorare, giocare, imparare, acquistare, creare, ecc.) dalla propria camera, tra cui anche assistere agli eventi sportivi e forse, in futuro, anche giocare in prima persona una vera partita da casa.
Il Manchester City ha scelto Sony come proprio partner nella creazione dell’Etihad Stadium virtuale per le sue tecnologie di rilevamento e d’analisi delle immagini, nonché per i sistemi di tracciamento elettronico delle prestazioni sviluppati da Hawk-Eye Innovations, divisione della società giapponese.
Lo sport in generale, così come il calcio, è sempre stato un settore all’avanguardia nell’avanzamento tecnologico. Per questo motivo, il City vuole aprire la strada ai club di calcio europei al metaverso e spera di rendere Etihad Stadium virtuale il suo hub centrale in questo nuovo mondo.
I funzionari del club che lavorano al progetto prevedono che, quando lo stadio virtuale sarà aperto agli utenti, il City potrà riempire più volte la capienza rispetto all’Etihad Stadium reale, consentendo ai tifosi che potrebbero non andare mai a Manchester di guardare le partite dal vivo comodamente da casa in qualsiasi parte del mondo. Il concetto portato avanti dal Manchester City è lo stesso di quando le partite sono state trasmesse per la prima volta in televisione.
Nuria Tarre, capo della divisione del marketing del Manchester City, ha spiegato i punti fondamentali per il progetto nel metaverso alla sua pubblicazione mediatica.
Il primo punto è la possibilità di ricreare virtualmente una partita, che può essere guardata dal vivo dai tifosi, che possono anche scegliere l’angolazione con cui seguire le azioni del match. Infatti, non esiste un punto di vista di trasmissione come quello televisivo e, se lo vogliono, i tifosi possono anche guardare la partita trovandosi in mezzo al campo di gioco.
Il secondo punto è la possibilità di riempire la capienza dello stadio illimitatamente, essendo lo spazio virtuale.
Inoltre, Tarre ha aggiunto: “Penso che l’immagine tradizionale di qualcuno seduto sul divano, che guarda uno schermo, sia qualcosa che non possiamo immaginare possa ancora essere la realtà tra 10 anni, forse già tra 5. Le cose (da un punto di vista tecnologico) si muovono molto più velocemente di quanto pensiamo. Per molti fan il primo contatto con il calcio è in realtà attraverso Fifa, ovvero vivendo un’esperienza virtuale attraverso un videogioco (creato dalla EA Sports). Poi si divertono e si appassionano davvero, quindi arrivano allo sport vero e proprio. Dobbiamo essere molto aperti riguardo all’opportunità che questo offre ai futuri tifosi”.
Se questo sarà il futuro del calcio, allora potrebbe avere anche un enorme impatto sui diritti di trasmissione. Infatti, attualmente, vengono venduti alle emittenti come pacchetti legati alla singola competizione, ma i club potrebbero ora esplorare la possibilità di vendere da soli i loro stessi diritti, potenzialmente anche attraverso il proprio spazio nel metaverso.
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