Il mercato cinese cancellerà la trasmissione dei match di Premier League per bloccare i messaggi di solidarietà pro Ucraina
(di Emanuele de Laugier) – Le emittenti televisive cinesi non trasmetteranno le partite della Premier League (EPL) questo fine settimana su ordine del governo per censurare gli spettacoli di solidarietà all’Ucraina da parte dei club inglesi.
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Il quotidiano britannico Daily Mail ha rivelato che i messaggi pro-Ucraina e contro la guerra verranno aggiunti anche alle trasmissioni internazionale per questo week-end di partite del massimo campionato inglese, oltre alle attività negli stadi per promuovere la pace patrocinate dai club.
La Premier League aveva anticipato che “Rambler Media”, detentore dei suoi diritti TV in Russia, potrebbe bloccare i loro messaggi, pretesto che verrebbe utilizzato per rescindere il contratto di trasmissione la prossima settimana, ma la reazione della Cina è stata una sorpresa.
Il governo cinese ha denunciato le sanzioni economiche imposte dal Regno Unito e dall’UE contro la Russia, ed ora prevede di mostrare ulteriore sostegno a Vladimir Putin non mostrando le partite della EPL di questo fine settimana sulla piattaforma di streaming “iQiyi”.
Questa decisione presa dagli uomini di Xi Jinping potrebbe creare dei problemi alla Premier League con il detentore dei suoi diritti TV in Cina. Infatti, il contratto triennale firmato con la piattaforma di streaming cinese è iniziato solo all’inizio di questa stagione in seguito al crollo del precedente accordo da 523 milioni di sterline con PPTV (di proprietà di Suning) nel 2020, che è stato annullato dopo che l’emittente si è rifiutata di pagare le scadenze a causa delle difficoltà economiche.
Prima che “iQiyi” si accaparrasse i diritti la scorsa estate, come intermezzo tra i due accordi, la EPL aveva firmato un contratto annuale molto meno redditizio con “Tencent” del valore di 9 milioni di sterline.
I club della Premier League discuteranno su come rispondere al boicottaggio cinese la prossima settimana, così come se annullare tutti i loro contratti con la Russia.
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