Il nuovo calcio che avanza parla arabo…
I fondi “sovrani” dei principali stati arabi sono sempre più interessati al mondo del calcio, soprattutto se in gioco vi sono brand di grande interesse sportivo e/o metropoli simbolo come Parigi. L’ultima operazione, in ordine di tempo, vede in prima fila il Bahrain, che ha acquisito il 20% delle quote del Paris FC (nella foto il logo del club), realtà calcistica rifondata nei primi anni ‘70 e attualmente iscritta nella serie B transalpina (la Ligue2).
In una prima fase Pierre Farracci, proprietario del club, continuerà a detenere un pacchetto di azioni pari al 77% (altri soci minoritari possiedono il 3% residuo del capitale), ma, nel tempo, è prevista l’uscita dalla gestione della società.
Il fondo del Bahrain diventerà anche il main sponsor di maglia, a partire dalla prossima stagione (con un investimento nell’ordine di 5 milioni di euro). In sintesi, si tratta di una operazione d’immagine studiata a tavolino per promuoversi (la nazione del Bahrain comprende più di 30 isole nel Golfo Persico) sotto il profilo turistico e culturale. Scelto anche lo slogan pubblicitario: “Explore Bahrain” (per la promozione in Francia e in Europa).
Gli obiettivi dei nuovi azionisti sono chiari: riportare il club nella massima serie, visto che le uniche due apparizioni in Ligue1 risalgono agli inizi degli anni ’70, quando la realtà calcistica decise di fondersi, per un breve periodo, con il Paris Saint-Germain.
Gli investimenti attesi sono nell’ordine dei 50 milioni di euro, per riportare, entro tre anni, la seconda squadra di Parigi nell’élite del football transalpino.
Dopo, però, la nuova proprietà del Paris FC dovrà mettere sul piatto ingenti somme di denaro per competere alla pari con i “cugini” del PSG, anch’essi legati ad un fondo sovrano nazionale (ma di un altro stato arabo): il Qatar Sports Investiments (QSI).
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