All newsAltre LegheAltri eventiAltri impiantiAltri SporteGameseSportsSport BusinessTecnologia

IL PIANETA SPORTIVO E LE PERFORMANCE DEL MIXED REALITY

Nuovi orizzonti sportivi. Nuove proposte digitali. Nuovi prodotti sul terreno. Il mondo si evolve continuamente e stavolta vede protagonisti i concetti di Virtual Reality (VR) e Augmented Reality (AR), sempre più destinati ad entrare nel vocabolario comune delle nuove generazioni.

Se la realtà virtuale può essere definita come una tecnologia che consente di interagire con un mondo nuovo e per così dire immaginario, la realtà aumentata esprime a tutti gli effetti un fenomeno che va ad integrare o meglio arricchire l’esperienza dell’essere umano con i più svariati fattori visivi e informativi, assolutamente non percepibili tramite i tradizionali cinque sensi di un individuo.

Negli anni ’90 si erano già intravisti i primi passi del fenomeno VR, pur se con risultati poco tangibili. Erano comunque sorte delle basi in prospettiva che avrebbero condotto, prima nel 2015 con apparecchi quali Samsung Gear VR, poi, nel 2016, con il gioco Pokémon Go, a quella che viene considerata un’autentica rivoluzione digitale, mai vista in precedenza, sfruttabile efficacemente in ambito sportivo.

Fino a pochi anni fa era impossibile pensare ad esempio a una ‘semplice’ App in grado di enfatizzare le potenzialità dei nuovi strumenti digitali (non solo smartphone) e la forza pubblicitaria di colossi come Facebook ed Apple pronti a addossarsi sulle spalle un budget consistente da investire nei nuovi software di Augmented Reality.

L’AR, concetto odierno molto in voga, continua a far registrare trend impressionanti e si appresta a crescere a dismisura a livello di performance globale. Secondo recenti stime targate Super Data, l’Augmented Reality arriverà nel 2021 ad abbattere la soglia dei 20 miliardi di dollari e superare in maniera massiccia i 19 miliardi che avrà in proiezione la Virtual Reality nel medesimo anno.

Entro la fine del 2018 la Realtà Aumentata non farà difficoltà ad avvicinarsi a circa 3,5 miliardi di dollari, andando perfino oltre le più rosee aspettative dei recenti sondaggi economici. Insomma, quello dell’AR è un settore in continua espansione che è bene analizzare di pari passo con il VR.

Proprio per tale motivo, i migliori analisti, ormai da oltre un anno, hanno deciso di studiare in parallelo i due fenomeni e di dar vita alla definizione univoca diMixed Reality. La Realtà Mixata, secondo la ricerca griffata Grand View Research, arriverà a generare nel 2024 un volume di affari che abbatterà quota 6,8 miliardi di dollari.

Il tutto trainato dalla spinta del fenomenoVR che, nell’annata passata, ha raggiunto una consistente quota di oltre 550 milioni di dollari, nella quale il pianeta videogame ha pesato per oltre il 50% secondo gli studi approfonditi condotti da alcuni colossi statistici nel corso dei mesi.

Sotto questo profilo, tra gli ambiti applicativi più comuni sono proprio quelli del gaming e dell’entertainment, in particolar modo di tipo sportivo. La Realtà Virtuale, in linea prevalente, consente a tifosi e fans di arricchire la sport experience direttamente da casa, magari comodi su un divano a mangiare noccioline. L’Augmented Reality, dal suo canto, sta prendendo sempre più campo in ottica fan engagement, più specificamente nell’intrattenere, condividere le emozioni e coinvolgere un pubblico sportivo non omogeneo. Caso tangibile quello recente targato Genoa nel calcio.

Le applicazioni di Realtà Aumentata sono in altri termini più propense ad essere sfruttate in loco – negli stadi, palas o impianti sportivi – permettendo di incrementare l’efficacia statistica in real time sugli atleti, o magari di personalizzare una poltroncina di un abbonato o un determinato ‘fan tour’ all’interno dell’impianto.

La Mixed Reality, unendo le due branche, diviene sinonimo di esperienza immersiva a 360%, con una serie infinita di opzioni interscambiabili, che vanno dalla fruizione di contenuti esclusivi da parte di utenti fisici e web fino ad arrivare all’implementazione di sessioni decisionali e avanzate in partita e in allenamento e al reclutamento dei giocatori.

Anche le Università italiane cominciano a riflettere attentamente in tema VR e AR, integrando le due realtà con le tecniche di Digital Storytelling e di Gamification, al fine di progettare applicazioni di mobilità informativa e sistemi immersivi plurisensoriali e attuativi, che possano unire l’utile al dilettevole.

In tal modo risulta perfino possibile aumentare il quoziente intellettivo di un normale essere umano.  Anche per questo le nuove applicazioni digitali stanno riscuotendo un apprezzamento e una considerazione progressivamente maggiori da parte di numerosi brand internazionali, pronti ad investire in maniera cospicua e ad accaparrarsi una performante e cospicua fetta di mercato. In estrema sintesi: Virtual Reality, Augmented Reality e Mixed Reality, un formidabile trio di cui sentiremo parlare molto nel prossimo futuro. (contributo di Daniele Bartocci)

Previous post

Baby-G e FGI annunciano partnership strategica

Next post

FC Internazionale e AC Milan firmano un protocollo d’intesa sullo stadio

Redazione

Redazione

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *