Il successo del progetto DaciaSponsorDay nasce dallo sviluppo del co-marketing a supporto degli sport extra calcio
D: 1) Fontana Giusti (nella foto) come è nata l’idea di lanciare il progetto “Dacia Sponsor Day”? Quali obiettivi di comunicazione ed exposure avete raggiunto, già a partire da un anno fa?
R: Dacia è un brand ancora giovane sul nostro mercato, che ha ancora bisogno di incrementare la propria notorietà. La nostra collaborazione con l’Udinese calcio risale al 2009, e per aumentare la visibilità della marca abbiamo pensato che il modo migliore fosse di associarci allo sport più seguito dagli italiani. La scelta dell’Udinese non è casuale, siamo legati infatti da un universo valoriale comune, fatto di concretezza, dinamismo e generosità, ed è proprio la generosità ad essere alla base del progetto Dacia Sponsor Day, nato con l’obiettivo di massimizzare la sponsorizzazione della squadra dell’Udinese, non avendo Dacia enormi risorse a disposizione.
Tra la prima edizione di Dacia Sponsor Day del 2014 e l’attuale The Split del 2015, abbiamo ottenuto oltre 1.000 ritorni stampa in totale, con una valorizzazione economica equivalente di più di 6 milioni di Euro. Il progetto ci ha regalato e ci sta regalando grandi soddisfazioni. Per quanto riguarda l’attività social, quest’anno siamo stati tra i Trending Topic per ben 6 giornate (anche festive!) e ad oggi abbiamo ottenuto oltre 39.400 interazioni complessive e circa 3.460.000 visualizzazioni #DaciaSponsorDay.
D: 2) Nella stagione precedente avete dato spazio ad una serie di imprenditori, quest’anno avete puntato sugli sport minori. Quante richieste avete ricevuto in questi mesi e come avete selezionato i progetti vincenti?
R: Con The Split abbiamo voluto coinvolgere tutto lo sport italiano, che ha risposto in modo molto positivo; infatti, abbiamo ricevuto ben 2.400 iscrizioni. L’idea era dare spazio alle squadre che ottengono grandi risultati anche con scarse risorse a disposizione. Le squadre vincitrici sono state selezionate da una giuria eccezionalmente presieduta dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha premiato soprattutto lo spirito di sacrificio, la passione, la creatività nel trovare soluzioni per andare avanti e, ovviamente, i risultati raggiunti nelle diverse discipline.
D: 3) Su quali idee state lavorando per la prossima stagione? E’ prevista una terza edizione di Dacia Sponsor Day?
R: Intanto abbiamo rinnovato la partnership con l’Udinese per la prossima stagione 2015-2016.. Questo genere di operazioni è molto efficace e viralizzabile tramite i social network e consente alle aziende o alle squadre di vari sport di aumentare la propria notorietà, un’opportunità per incrementare il loro business.
D: 4) L’idea di abbinare calcio prima al territorio e poi agli altri sport extra calcio è sicuramente innovativa. Ritenete che questa idea possa portare, nel futuro, ad un’esplosione di accordi di co-marketing, tra diversi brand sportivi anche di discipline diverse?
R: Abbinarsi allo sport è sempre positivo per un brand, perché aggiunge dinamismo ed attrattività alla marca.
Il patrocinio della nostra iniziativa da parte del CONI ne è una testimonianza, per cui credo che operazioni di co-marketing in ambito sportivo potrebbero sicuramente essere replicabili da parte di altri brand. Con The Split abbiamo coinvolto tutto l’universo sportivo italiano. Il 52% delle squadre iscritte erano di calcio ed è stata proprio una squadra di calcio femminile (Castelfranco Calcio femminile) a vincere la terza tappa del concorso, ma abbiamo avuto anche il curling, il cricket, l’hockey, la pesca sportiva, le bocce, il bowling, il softball, fino alla pallamano, che ha vinto la prima tappa (ASD Rovereto Vallagarina) e il football americano (ASD Briganti Napoli) che ha vinto la 2° tappa. Sono state scelte queste tre realtà perché sono quelle che ci hanno colpito maggiormente con le loro storie di passione.
D: 5) Oggi lo sport trova grande visibilità sui social. Come vi siete mossi a livello di strategia “digital”?
R: Anche quest’anno abbiamo provato, attraverso i nostri canali social, a raccontare una storia diversa ed originale, ma fatta degli stessi valori che sono quelli trasmessi dal brand Dacia di cui parlavo prima. A partire dal 31 gennaio, e fino al 24 maggio scorso, abbiamo realizzato una strategia social, declinata in un piano editoriale a supporto dell’iniziativa, sviluppato prevalentemente attraverso i canali Twitter e Facebook di Dacia Italia.
La vera sfida è stata quella di coinvolgere squadre, fan ed utenti tutti, senza ricorrere a reward, creando buzz spontaneo attorno all’iniziativa e sottolineando i valori, sportivi e non, che il progetto incarna. Abbiamo creato, quindi, contenuti ingaggianti che catturassero e tenessero alta l’attenzione dei nostri utenti e li spingessero ad interagire, attraverso commenti, like e condivisioni. L’obiettivo principale è stato quello di rendere parte attiva di questo progetto i nostri fan, le squadre e i loro tifosi, affinché si sentissero i veri protagonisti di questa iniziativa unica.
D: 6) Dacia Sponsor Day nasce anche grazie alla collaborazione con un club di calcio del calibro dell’Udinese e alla lungimiranza di una dirigenza moderna come quella friulana. Ritiene che sarebbe declinabile anche in altri territori e club sportivi?
R: Assolutamente sì, l’importante è condividere una filosofia ed avere in comune dei valori affinché ci sia una coerenza globale in termini di comunicazione.
D: 7) Con questa operazione siete andati oltre la tradizionale gestione della sponsorship di maglia (apposizione del logo sulla divisa di gara, presenza dei marchi su backdrop e cartellonistica pubblicitari). E’ questa la nuova frontiera nell’attivazione delle sponsorizzazioni calcistiche?
R: Oggi è necessario essere creativi, originali, per distinguersi in un mondo saturo di eventi e comunicazione. Ed è con la creatività che si esce dalla massa e si aumenta la propria visibilità, facendosi notare. E poi la visibilità è arrivata da sola, tramite i social network ed il passaparola.
Questo è molto in linea con la Marca Dacia che basa la sua filosofia sul miglior rapporto qualità/ prezzo del mercato, e molti clienti lo hanno scoperto anche tramite il passaparola.
D: 8) Avete notato dei benefici concreti dall’exposure del logo Dacia sulla maglia e dai ritorni di Dacia Sponsor Day?
R: Certamente, basti pensare che il calcio, in particolare quello di serie A, è visto in media da 10 milioni di telespettatori ogni week-end. Ciò significa un capitale di immagine, vera notorietà, e questi risultati li ritroviamo nelle ricerche sul brand: Dacia è una marca sempre più conosciuta e il gradimento del pubblico per il suo DNA di simpatia e generosità aumenta con questo genere di operazioni.
D: 9) C’è stato anche in occasione della campagna il coinvolgimento delle filiali del gruppo Renault e in che termini?
R: Le 3 squadre vincitrici appartengono a tre zone d’Italia diverse e stiamo lavorando per attivare i nostri 3 concessionari di riferimento nelle rispettive aree, su delle attività di coinvolgimento di queste 3 squadre vincitrici del progetto.
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Una intervista a tutto tondo sul presente e futuro della pallamano, con il presidente della FIGH, avvocato Francesco Purromuto. Una stagione intensa per l’handball tricolore, che, tra l’altro, a livello sportivo, è atteso da un importante appuntamento, mercoledì prossimo, a Conversano, nel match di ritorno contro i pari età della Romania. Con il numero uno della Federpallamano abbiamo parlato dell’innovativa operazione di co-marketing sviluppata dal brand di automotive Dacia (gruppo Renault), che ha visto in prima fila proprio una società trentina (la ASD Pallamano Rovereto Vallagarina), dei progetti sportivi (con particolare attenzione ai campionati e alle selezioni nazionali) e dei principali numeri di questo movimento. Il tutto inserito nel potenziamento, da quest’anno, della commissione marketing federale, guidata dallo stesso presidente Purromuto.
L’intervista si conclude con un’interessante analisi sul nodo dell’impiantistica (la pallamano sta lavorando per arrivare a dare una “casa” a tutte le nazionali tricolori) e sulle opportunità legate alla candidatura di Roma2024, fortemente voluta da Giovanni Malagò, presidente del CONI e dal premier Matteo Renzi.
1) Presidente, quali sono stati i ritorni più importanti raggiunti come movimento sportivo dall’abbinamento con il progetto “Dacia Sponsor Day 2015”?
“Mi sembra giusto porre in evidenza che l’iniziativa promossa da Dacia ha offerto una straordinaria opportunità a tutto il mondo dello sport italiano. Come Presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball non posso che essere estremamente orgoglioso che la Pallamano Rovereto Vallagarina, rappresentando il movimento della pallamano italiana, abbia conquistato il primato in una “competizione” del tutto speciale e che abbia così potuto condividere con l’Udinese Calcio un momento senza precedenti per la propria storia. L’iniziativa ha così posto Rovereto e l’Handball nazionale sotto i riflettori concretizzando una visibilità certamente importante e prestigiosa, così come testimoniato anche e soprattutto dalle migliaia di accessi al sito web figh.it proprio nei giorni e sulle pagine dedicati all’iniziativa. Esprimo i miei sinceri complimenti ed il mio ringraziamento a chi ha ideato e realizzato un così fantastico evento, in grado di unire idealmente tutte le realtà sportive del nostro paese”.
2) Per la prima volta il mondo del calcio e un club di serie “A” insieme al suo sponsor hanno deciso di valorizzare un club di un altro sport. E’ un progetto innovativo ed è secondo lei replicabile anche in altri sport?
“Si tratta, come detto, di una iniziativa assolutamente interessante, aperta a scenari futuri con ampie prospettive. Quindi, sì, credo proprio che quello che Dacia e Udinese hanno fatto mediante una iniziativa mirata, possa diventare una possibilità di cooperazione e di collaborazione costante fra realtà sportive appartenenti a mondi e contesti differenti”.
3) Più volte presidente Lei ha lanciato un’ulteriore idea innovativa: creare un sodalizio con un club di serie A, che sposi/adotti per esempio il progetto della pallamano femminile? E’ un progetto praticabile in Italia?
“Sì, è vero. Ritengo praticabile una cooperazione continua tra mondi sportivi diversi. In tal senso è da tempo che penso ad un progetto singolare che ben si sposerebbe con la pallamano italiana, maschile o femminile. Si tratterebbe di creare un percorso che porti ad una sorta di “adozione” da parte di un club calcistico, per altro con investimenti assolutamente contenuti, nei confronti di una diversa realtà sportiva. E l’esempio a cui farei riferimento è proprio il team federale Esercito-FIGH Futura Roma (www.figh.it/esercito-figh-futura-roma), che rappresenta l’ossatura della Nazionale femminile di pallamano, composto dalle migliori giocatrici dell’handball nazionale costantemente impegnate in attività di preparazione a Roma e in campo quest’anno nel campionato della massima lega in Ungheria.
Attraverso questa partnership si creerebbe una sintonia che avrebbe con un impatto dai forti contenuti: stiamo parlando di realtà meno visibili, ma che inseguono un obiettivo sportivo, un sogno fatto di duro lavoro quotidiano, ma pur sempre il sogno olimpico. Ecco, credo che questo possa essere uno scenario interessante ovviamente per il nostro movimento, ma anche per un club calcistico di tradizioni e forza mediatica consolidata, al tempo stesso volenteroso di associare la propria immagine ad un mondo sportivo non professionistico, mosso da enorme passione. E se poi questo modello fosse replicato con i club, si realizzerebbe un progetto davvero importante per tutto il movimento”.
4) Quest’anno è stato potenziato il settore marketing, primo tassello di un progetto di forte rilancio della pallamano in termini commerciali e di immagine. Su quali progetti state lavorando per la nuova stagione (nazionale, campionati/play-off, stagione estiva del beach-handball)
“Gli ultimi due anni hanno rappresentato un punto di svolta importante nell’attenzione, sotto l’aspetto organizzativo e d’immagine, che la Federazione ha rivolto ai suoi eventi di maggiore richiamo. Competizioni e momenti della stagione già esistenti, come le Final Eight di Coppa Italia oppure i Play-Off Scudetto, hanno acquisito una linfa nuova. Altri appuntamenti sono nati nell’ultimo anno, in modo particolare l’ “Handball Day – FIGH Supercoppa”, con il coinvolgimento delle squadre maschili e femminili vincitrici dei titoli di campione d’Italia e Coppa Italia. Una intera giornata dedicata ai giovani atlete e atleti, ai bambini, alle scuole. Altri eventi, poi, sono in gestazione: su tutti un All-Star Game, che intendiamo realizzare entro l’anno 2015, che opporrà la Nazionale maschile ai migliori atleti non italiani del campionato di Serie A. Da non tralasciare, poi, la sempre maggiore attenzione rivolgiamo alla disciplina del Beach Handball, la variante estiva del nostro sport, già inserita nel programma dei Giochi Olimpici giovanili del 2018, sulla quale la Federazione ha da sempre puntato in maniera importante e concreta, come testimoniano le 2 medaglie d’oro e le 3 medaglie di bronzo ottenute dal 2009 a oggi nei più importanti eventi internazionali (Europei, World Games e Champions Cup ndr). A proposito di eventi in calendario, poi, il 10 Giugno prossimo la Nazionale maschile e tutti i tifosi della pallamano azzurra sono attesi da un appuntamento di assoluto rilievo: la gara casalinga di qualificazione agli Europei 2018 contro la Romania (www.figh.it/euro-2018-convocati-romania-39086). Insomma, la pallamano è una delle discipline più spettacolari in assoluto ed è per questo che la Federazione intende esaltare i valori propri del nostro sport con appuntamenti in grado di attirare sempre più appassionati “.
5) Presidente, ha parlato di eventi e di rilancio forte della pallamano in termini commerciali. Da quali numeri, da quali dati parte questo rilancio?
“In questi ultimi anni la Federazione ha sempre più rafforzato la propria comunicazione e in modo particolare i nuovi media. Dal lancio della nuova versione del sito federale figh.it, nell’Ottobre 2012, abbiamo di fatto raddoppiato il numero di utenti che abitualmente utilizza i canali federali per accedere alle novità della disciplina. Parliamo di oltre 7mila utenti unici al giorno, ai quali si aggiungono le migliaia di followers che vivono e condividono la pallamano e in qualche modo la vita federale, le emozioni azzurre, attraverso i social network. Uno sforzo particolare, poi, è stato fatto sul versante dell’handball nazionale raccontata in live streaming sul nostro sito web: con più di 220 ore di trasmissione in diretta e una media di 10mila spettatori, dati questi risalenti alle ultime due stagioni, possiamo ritenerci certamente soddisfatti del seguito creato. Il tutto, accompagnato poi dagli ormai consueti appuntamenti in TV, sulle reti RAI, per i Play-Off della Serie A Maschile, dove sempre nell’ultimo biennio abbiamo mostrato il meglio del nostro movimento a centinaia di migliaia di appassionati, registrando dati certamente interessanti e che soprattutto ci incoraggiano nell’essere convinti, in misura sempre maggiore, della forza di quello che è il prodotto ‘Pallamano’.
6) La pallamano è uno sport dal forte contenuto valoriale, grazie anche al fatto che si presenta come disciplina olimpica. Quanto può essere importante la candidatura ed eventualmente l’assegnazione dei Giochi 2024 a Roma per l’esplosione del fenomeno pallamano in Italia?
“Credo che la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici 2024, se affrontata con senso di responsabilità, come sta facendo il nostro Presidente del CONI Malagò, possa rappresentare una grandissima opportunità per l’Italia e per lo Sport italiano. Si tratta di un’avventura emozionante e stimolante, anche per la pallamano italiana. I numeri parlano chiaro: la nostra disciplina è tra le più praticate al mondo e anche alle ultime Olimpiadi, a Londra nel 2012, è stata tra quelle in grado di attirare il maggior numero di spettatori. Anche il vasto pubblico italiano, ne sono certo, saprà innamorarsi e ammirare la spettacolarità di questa disciplina. Oltre all’aspetto agonistico, credo poi che la candidatura olimpica ponga all’attenzione di tutti un tema di grande importanza quale quello dell’impiantistica. Roma 2024 dovrebbe potersi anche trasformare nella eredità di un impianto, di una ’casa’ per la nostra pallamano. Oggi a Roma non esiste una struttura idonea per la pallamano e per questo motivo la Capitale d’Italia non può essere scenario di incontri ed eventi internazionali di pallamano. E l’impegno di tutti noi su questo versante sembra condurre ad una soluzione positiva per il futuro”.
Nel 2014 Dacia, marchio automotive del gruppo Renault, ha lanciato il progetto “Dacia Sponsor Day”, dando la possibilità anche a piccoli imprenditori di essere conosciuti, per un giorno, riuscendo ad apporre il proprio nome/brand sulle divise dell’Udinese calcio, di cui è sponsor commerciale. Quest’anno, sempre Dacia, ha deciso di lanciare il nuovo progetto “The Split”. Ne abbiamo parlato con Francesco Fontana Giusti (nella foto), direttore comunicazione & immagine Renault Italia e con l’avv. Francesco Purromuto, presidente della Federpallamano italiana in uno spazio giornalistico “doppio”.
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