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Il TAS salva la Russia, ridotti a due gli anni di “daspo”: le reazioni della stampa

(di Marco d’Avenia) – Giovedì scorso, il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS)con sede a Losanna, si è pronunciato su una sentenza che in Russia si attendeva da tempo, cioè il ricorso contro la squalifica di 4 anni da tutte le competizioni olimpiche.

La vicenda riguarda la presunta struttura che, secondo l’accusa presentata dall’Agenzia mondiale antidoping (WADA), la Russia avrebbe costruire per coprire i casi di doping fra gli atleti (nel periodo 2012-2015).

Il TAS di Losanna ha accolto dunque il ricorso della RUSADA (l’Agenzia antidoping russa) contro la sentenza emessa proprio dal WADA il 9 dicembre 2019. La decisione  dell’Agenzia internazionale antidoping, annullata dal tribunale di Losanna, vedeva la Russia bandita da tutte le competizioni olimpiche per quattro anni. Pertanto gli atleti russi, secondo quanto deciso dal TAS, fino al 16 dicembre 2022, non potranno gareggiare sotto la bandiera russa e, qualora finissero sul podio, non potranno ascoltare l’inno nazionale.

In Russia la notizia è stata accolta con rispetto. Alcuni giornali e portali d’informazione fanno persino trapelare “vergogna” per quello che potrebbe essere lo scandalo sportivo più grande della storia russa. Ad esempio, secondo “Sovsport.ru”, portale d’informazione sportiva, la Russia ha solo evitato lo scenario peggiore dal punto di vista giuridico, meritandosi la condanna.“Sovsport” riferisce, inoltre, che l’agenzia russa antidoping dovrà risarcire la WADA per 1,27 milioni di dollari (a livello di spese legali).

Dichiarazioni dal Cremlino sono state riprese da “Russkaja Gazeta”. ll ministro dello Sport, Oleg Matytsin, è da diverse ore profondamente amareggiato per la sentenza del TAS (l’unico aspetto positivo infatti è stata “la riduzione della squalifica da 4 a 2 anni”). Il ministro ha attaccato in modo diretto il Tribunale Arbitrale dello Sport: “Purtroppo il TAS ha dato ragione alla WADA. Anche se la nostra agenzia è stata riconosciuta come una delle più efficaci antidoping negli ultimi anni e il dialogo con la WADA è stato molto costruttivo”.

Sempre secondo “Russkaja Gazeta” anche la FIFA, massimo organo mondiale calcistico, potrebbe prendere provvedimenti. La redazione russa ha infatti inviato alla FIFA una lettera per chiedere se la sentenza del TAS potrebbe influire sulla presenza dalla nazionale di calcio russa ad Euro2021 e Qatar 2022. La risposta pervenuta a “Russkaja Gazeta” è stata: “La FIFA ha preso atto della decisione del TAS e valuterà le conseguenze del caso”.

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Redazione

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