Il tema migranti espone ad una figuraccia l’intera Unione Europea
Per la gestione dei flussi migratori la Turchia otterrà 6 miliardi di euro dall’Unione Europea (in cambio il paese della mezzaluna ne terrà sul proprio territorio non più di 75 mila).
Dal 4 aprile i migranti presenti in Grecia, per esempio, (si parla di 850 mila persone provenienti da Siria, Afghanistan e Iraq) dovranno essere portati indietro in Turchia (con appositi centri all’interno della città di Ankara).
Un inferno umano e una bomba sociale che rischia di esplodere in Turchia, terra già martoriata da diversi episodi terroristici (non ultimo l’attentato curdi del PKK), anche in chiave ISIS.
Uno degli articoli più noti della Carta Europea dei diritti umani è che la dignità umana è inviolabile. Eppure ciò non avviene come sta succedendo sia in Grecia, sia al confine macedone. L’Europa, nella sua interezza, deve iniziare a dare delle risposte concrete, grazie anche ad una politica comune di sostegno/difesa da parte di tutti gli Stati dell’UE. Al momento invece l’Europa non sta muovendosi secondo questo schema e i risultati del fallimento sono ampiamente visibili.
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